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Fino alla fine

Juve, Paradoxal Activity

Qualcuno parlerebbe, in maniera semplicista, di “corto muso”, ma è lampante che vi sia qualcosa di più…

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Con la vittoria raggiunta nel finale allo Stirpe di Frosinone, la Juventus inanella il dodicesimo risultato utile consecutivo, filotto che si compone di 9 vittorie e 3 pareggi, risultati che rendono i bianconeri l’unica reale contendente dell’Inter nella corsa allo scudetto.

Se c’è un minimo comun denominatore in questo filotto, risiede nella trama e nell’intreccio di ognuna di queste partite, fatte salve sporadiche eccezioni (derby di Torino): tutte partite rimaste sul filo fino all’ultimo, con le avversarie potenzialmente in grado di poter raggiungere o superare i bianconeri nel risultato. Qualcuno parlerebbe, in maniera semplicista, di “corto muso”, ma è lampante che vi sia qualcosa di più.

La Juve di quest’anno riesce a difendere con un blocco basso, e non è un lavoro da poco; il modo in cui difende la Juve richiede moltissima concentrazione, grande applicazione e eccellente condizione psico-fisica; non un lavoro da poco, nonostante nelle ultime uscite (complice anche il ritorno di Danilo, non propriamente un marcatore), sia venuta a mancare un po’ brillantezza.

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Eppure la Juve è lì, e in molti si chiedono come sia possibile che una squadra che accetta con così grande naturalezza di essere la parte passiva della partita, possa avere un rendimento così importante; il dibattito si polarizza su Max Allegri e il suo credo calcistico. Ci sono due visioni opposte;

La prima vede in questa Juve una rosa sostanzialmente mediocre, che sta overperformando grazie al lavoro del tecnico livornese, che riesce a limitare i difetti, ed esaltare i pregi di tale rosa;

La seconda, viceversa, vede una Juve che decide, sotto i dettami di Allegri, di autolimitarsi, ma che potrebbe tranquillamente disporre di gran parte degli avversari con grande facilità.

Il dibattito sugli attaccanti, e sul loro rendimento altalenante è l’ago della bilancia di questa contesa.

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Vi è anche l’idea che siano le squadre avversarie a non aver ancora capito come controbattere a questa Juventus.

Fatto sta che la Juve è lì sopra, a mettere pressione all’Inter, e tutti gli indizi portano a pensare che vi resterà fino alla fine. E solo alla fine capiremo dove riuscirà ad arrivare e fino a quanto si potrà parlare di paradosso. Chi vivrà, vedrà…

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