ESCLUSIVA – Gianluca Tizi: “Ci sono delle analogie tra gli astri e le stelle del calcio. Balotelli? Il Dt del Liverpool mi ha detto che…”

Domani l’umanità tutta vivrà un giorno epocale, una delle tappe più significative della sua affascinante storia. Per la prima volta una sonda spaziale atterrerà su una cometa, un altro passo di fondamentale importanza nel campo dell’astronomia, un nuovo traguardo per l’uomo, uno sguardo verso il futuro. Di questo evento memorabile abbiamo parlato con Gianluca Tizi, agente di calciatori, ma anche grande appassionato di stelle, non soltanto quelle del calciomercato…

Gianluca, sei un agente di calciatori, ma anche un grande appassionato di astronomia… Trovi delle analogie tra gli astri e i calciatori, che vengono spesso definiti stelle?

“Io non nasco agente di calciatori, sono arrivato a questa professione perché sono da sempre un grande appassionato di calcio, ma ho iniziato come giornalista. Ho svariati interessi, tra i quali anche l’astronomia, che mi incuriosisce non tanto dal punto di vista scientifico, quanto piuttosto da quello letterario. Io penso che ognuno di noi guardi alle stelle del calcio allo stesso modo in cui gli astronomi guardano alle stelle del cielo: così come noi proiettiamo nei calciatori I nostri sogni, le nostre ambizioni, in egual maniera gli astronomi pensano alle stelle come qualcosa di lontano dalla frustrante realtà terrena, qualcosa di perfetto“.

L’atterraggio di una sonda spaziale su una cometa per la prima volta nella storia è un evento epocale, ma come potrebbe concretamente cambiare la vita sulla Terra?

“Un evento del genere nutre un bisogno primario e imprescindibile dell’uomo, che è quello di conoscere e questa mi sembra una motivazione sufficiente per spiegare il perché si siano investiti così tanti soldi in un’impresa del genere. Dal punto di vista squisitamente scientifico, sarà importante comprendere in che misura questa nuova conquista andrà ad incidere concretamente sulla nostra attuali conoscenza del cosmo, ad esempio riusciremo forse a sapere di più sul ruolo giocato dalle comete nella formazione del sistema solare“.

A proposito di astri, la stella di Mario Balotelli non brilla più come un tempo, ma ciò non ha impedito ad Antonio Conte di convocarlo in Nazionale… Ti sorprende la scelta del CT?

“Mi ha molto sorpreso questa scelta da parte di Conte, perché lo avevo visto piuttosto indifferente a proposito di Balotelli. È una convocazione inaspettata, ma condivisibile, perché evidentemente il CT vuole recuperare Mario dal punto di vista psicologico e per questo lo ha richiamato in Azzurro“.

Tu che sei molto vicino all’ambiente del Liverpool, puoi dirci se la società è soddisfatta di lui oppure se si è un po’ pentita del suo acquisto?

“A Liverpool non diranno mai di essere pentiti dell’acquisto di Balotelli, ma si stanno accorgendo di quanto sia complicato gestirlo dal punto di vista psicologico. Un paio di giorni fa ho incontrato qui a Milano l’amico Barry Hunter, Direttore tecnico dei Reds, il quale non mi ha detto di essere scontento di Mario, anche perché se la società ha deciso di prenderlo sostenendo un esborso economico comunque importante avrà avuto le sue buone ragioni. Io credo che il problema di Balotelli sia la sua gestione fuori dal campo, ho l’impressione che lui abbia bisogno di qualcuno che lo aiuti nella vita extracalcistica“.

Nel tuo colloquio con Barry Hunter hai per caso saputo se sia reale l’interesse del Milan per Lucas Leiva e Suso, entrambi attualmente in forza al Liverpool?

“Quello di Lucas Pezzini è un nome importante e ricorrente, presente da tempo sui taccuini dei direttori sportivi delle nostre big, ma non so dirti se il Milan sia davvero interessato a lui o a Suso. Con Barry non ho parlato di mercato in uscita, ma di quello in entrata e a questo proposito posso preannunciarti che i Reds potrebbero aver bisogno di un’alternativa nel ruolo di portiere“.