Connect with us

Diavolo in me

Milan, lo Scudetto è possibile… Leao permettendo

Battere Cioffi e sfatare il tabù Udine per coltivare il sogno seconda stella, è questo l’imperativo di Pioli che ha bisogno del vero Rafa…

Published

on

La bella vittoria contro la Roma di domenica scorsa ha dato punti, autostima e serenità ad un ambiente che aveva proprio bisogno di una serata così. L’ultimo mese dei rossoneri è stato tutto sommato positivo, ma con il neo dell’eliminazione in Coppa Italia che rischiava di far ripiombare il Milan nel baratro. Invece è arrivato il successo a San Siro.
Tra le tante note positive c’è stato sicuramente il primo goal di Yacine Adli, arrivato come premio di un percorso di un anno e mezzo che lo ha portato da essere oggetto misterioso a giocatore importante per questa squadra. Non va dimenticato inoltre Theo Hernandez, uno dei più criticati dell’inizio di stagione, tornato con la Roma nel suo ruolo naturale, oltre ad aver chiuso la partita con una rete pregevole, ha offerto una prestazione di livello. E non è la prima. Per completare il poker di francesi, anche Giroud e Maignan hanno messo la loro firma sulla partita. Insomma, l’unico che è mancato all’appello si chiama Rafael Leao, ma ci arriveremo.


I 3 punti contro la Roma in realtà non sono serviti ad avvicinare il Milan alla vetta, infatti i rossoneri rimangono sempre a 9 lunghezze dall’Inter capolista. Se vogliamo, sono serviti di più ad uscire, forse definitivamente, dalla lotta per la qualificazione in Champions League. 9 lunghezze sul quinto posto sembrano un bottino sufficiente per stare tranquilli, soprattutto se osserviamo il rullino di marcia molto discontinuo delle potenziali competitor. E’ quindi altamente improbabile che addirittura due tra Fiorentina, Lazio, Bologna, Napoli e Roma finiscano il campionato davanti alla squadra di Pioli.
Ed ecco che da qui a maggio i rossoneri potranno riversare tutte le energie fisiche e mentali sull’Europa League, a questo punto il vero obiettivo stagionale, ma anche sul sogno seconda stella. Ad oggi è ancora un miraggio, ma approfittando di qualche passo falso di Inter e Juve che potrebbe arrivare nelle prossime settimane, la situazione cambierebbe drasticamente. Già se ad Udine dovesse arrivare una vittoria, tutt’altro che scontata sia chiaro, si tornerebbe a parlare prepotentemente di Milan in lotta per il titolo.
Chiaramente per dare concretezza a questi sogni di gloria c’è una “conditio sine qua non” che ha un nome e un cognome: Rafael Leao. Nonostante i due gol consecutivi in Coppa Italia e l’assist a Empoli, il Portoghese è finito di nuovo nel mirino della critica. Il gol in campionato non arriva da fine settembre e anche le prestazioni sono deficitarie, soprattutto dopo l’infortunio. Leao non è uno che va definito goleador, ma i numeri di questa stagione sono estremamente sotto media anche per i suoi standard: 6 gol e 5 assist in tutte le competizioni sono davvero troppo pochi. Soprattutto se il Milan ha l’obiettivo di puntare a vincere l’Europa League e provare a dar fastidio a Inter e Juve.
In conferenza stampa Stefano Pioli non ha mostrato particolari preoccupazioni sul rendimento di Leao, mentre sul Milan in lotta scudetto ha prima sviato, sostenendo che l’obiettivo sia quello di migliorare il punteggio del girone d’andata, ma poi si è lasciato scappare la battuta sul nascondino. Chissà che tra “cacciatori e lepri” e “guardie e ladri” non vinca proprio il nascondino, magari con Rafael Leao che raggiunge “la tana libera tutti” citata da Pioli.
La prima tappa di questa rincorsa è Udine, campo nel quale il Milan non riesce a vincere da ben 3 anni e mezzo: l’ultimo successo è arrivato l’1 novembre 2020 grazie ad una prodezza di Ibrahimovic nei minuti finali. Poi, nelle due stagioni successive, un pareggio e una sconfitta, tra l’altro sempre con Zlatan marcatore. In questo Milan lo svedese potrà solo fare da supporto psicologico alla squadra visto che ha un altro ruolo all’interno club. Dunque, Pioli dovrà contare solo su Leao e compagni per sfatare il tabù Udine.
La formazione è sostanzialmente fatta con un unico dubbio in attacco: Maignan ovviamente in porta, difesa a 4 con Calabria e Theo sulle fasce, confermata la coppia di centrali Kjaer-Gabbia che tanto bene ha fatto contro la Roma, a centrocampo giocheranno Reijnders, Adli e Loftus-Cheek spostato un po’ più avanti, mentre davanti Leao a sinistra, Pulisci a destra e nel ruolo di prima punta Giroud è leggermente favorito su Jovic, che nelle ultime settimane ha giocato solo contro l’Atalanta. La lista degli indisponibili rimane importante, ma sembra esserci un inversione di rotta per quello che probabilmente è stato il vero problema del Milan 2023-24. Oltre a Bennacer e Chukwueze, impegnati in Coppa d’Africa, rimangono out Tomori, Thiaw, Kalulu, Pobega e Caldara.


Sabato 20 gennaio ore 20:45 Udinese – Milan
Le probabili Formazioni:
Udinese (3-5-2)
Okoye; Ferreira, Perez, Kristensen; Festy Ebosele, Lovric, Walace, Payero, Kamara; Pereyra, Lucca. (All. Cioffi)
AC Milan (4-2-3-1)
Maignan; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Adli, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud (All. Pioli)

Advertisement

Continue Reading
Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *