Prandelli tiene aperte le porte della Nazionale: “Cassano ha fatto tanto per l’Azzurro”

Giornata piacevole oggi per il ct dell’Italia Cesare Prandelli. Il tecnico di Orzinuovi ha infatti ricevuto all’Università Luiss di Roma, a Tor Vergata, il premio ‘Etica dello Sport’, succedendo nell’albo d’oro a Sir Alex Ferguson.

Il ct azzurro non ha esitato a rispondere alle domande rivoltegli dai giornalisti presenti, fra cui quella di un possibile ritorno di Antonio Cassano in azzurro, dato lo splendido momento che il talento barese sta vivendo in nerazzurro.

“In questo momento, – ha spiegato – per quanto riguarda il reparto d’attacco abbiamo molte scelte, ma Antonio non è mai stato escluso definitivamente dal giro della Nazionale, anche perché per l’azzurro ha fatto tanto”.

Poi su Mario Balotelli, trascinatore degli Azzurri nell’ultima gara delle qualificazioni Mondiali contro la Danimarca. “Mario è un ragazzo che spesso salta alla ribalta delle cronache, – ha detto – non solo per i suoi comportamenti in campo, che spesso però sono molto importanti”.

Il ct si è espresso quindi su Osvaldo e De Rossi, tornati titolari nella Roma dopo aver fatto bene in Nazionale. “Ho sempre detto che i giocatori non devono mai rispondere con le parole all’allenatore, ma devono farlo solamente sul campo. Non capisco cosa voglia dire Zeman quando afferma che la Nazionale è un contesto diverso rispetto a quello dei club”.

Qualcosa è stata detta anche sul suo futuro da allenatore. “Se tornerò ad allenare un club? Per adesso sono ancora in Nazionale – ha affermato – e non sono ancora stanco di fare questo tipo di lavoro”

Infine una ferma condanna del ct ai cori degli ultras del Verona contro Piermario Morosini, sentiti sabato pomeriggio al Picchi nella gara contro il Livorno. “E’ chiaramente qualcosa di indegno, mi associo a quanto detto dal sindaco di Verona, Tosi. Venti imbecilli non possono rovinare una cosa bella come il calcio, a causa del loro comportamento non possiamo accusare una curva intera. Anche io quando ero a Firenze più volte ho provato vergogna per i cori della curva Fiesole contro i morti dell’Heysel”.