Milan
Jashari come De Ketelaere?
Published
4 mesi agoon
By
Luca Boate
Jashari come De Ketelaere? Lo svizzero risponde in conferenza stampa sostenendo che l’unica cosa in comune sia il club di provenienza.
È normale che in molti addetti ai lavori vedano certe somiglianze tra l’acquisto di Ardon Jashari da parte del Milan e quello di Charles De Ketelaere. A parlarne è stato anche lo svizzero in conferenza stampa, che però si è detto in disaccordo con questa teoria:
“L’unico punto in comune con lui è che venivamo dallo stesso club, ma siamo due giocatori diversi. Sento un po’ la pressione, ma chi indossa questa maglia sa che pressione c’è, quindi è tutto normale. Io lavorerò duro per rendere orgogliosi i tifosi e ripagare la fiducia del club. Lavorerò duro per diventare un giocatore importante”.
Per lei è più importante attaccante o difendere?
“Aiuterò la squadra in entrambe le fasi. Farò assist e poi difenderò con il fuoco che ho dentro. La prima cosa è non concedere gol, poi davanti abbiamo la qualità per segnare. Voglio aiutare la squadra sia in fase difensiva che in quella offensiva”.
Quando tifava Milan chi era il suo idolo?
“Il mio giocatore preferito del Milan era Pirlo. Ho una storia simile a lui, ha iniziato da numero 10 e pure io. Poi è arrivato qui e ha giocato dai playmaker. Anch’io ho iniziato da trequartista e ora gioco più indietro. E’ stato una grande fonte di ispirazione per me. Ovviamente siamo giocatori diversi, io metterò in campo il mio stile di gioco”.
Jashari come De Ketelaere?
Le parole di Ardon Jashari mostrano una grande lucidità e maturità, soprattutto nell’affrontare i paragoni con De Ketelaere. Lo svizzero ha voluto mettere subito in chiaro che il parallelismo regge solo per la provenienza dallo stesso club, ma che in campo i due hanno caratteristiche e percorsi differenti. È un segnale importante: dimostra consapevolezza della pressione che porta con sé la maglia del Milan, ma anche la volontà di scrivere una storia personale senza vivere nell’ombra di chi lo ha preceduto.
Interessante il riferimento a Pirlo, segno che Jashari si ispira a un modello di centrocampista completo, capace di evolversi da trequartista a regista. Questa visione racconta la sua ambizione: essere utile in entrambe le fasi, con aggressività in difesa e qualità in costruzione. La sua dichiarazione sul “fuoco dentro” è la fotografia di un giocatore che non vuole limitarsi a gestire, ma incidere.
In sostanza, Jashari si presenta come un profilo pronto ad affrontare le responsabilità di San Siro: la sfida sarà trasformare le parole in costanza di rendimento, evitando i rischi di adattamento che hanno frenato altri giovani arrivati in rossonero.
You may like

Allegri e Sarri: il Corto Muso al contrario

Napoli-Juventus: statistiche e curiosità del match

Vlahovic operato a Londra: il comunicato della Juventus

Modric rivela: “All’inizio pensavano fossi troppo basso, ma…”

Napoli: Lobotka out contro la Juve

Gatti: intervento al ginocchio riuscito. I tempi di recupero













