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I mercenari del calcio

Anche nel calcio, come nella vita, esistono quelli che a parole giurano amore a tutti, ma nei fatti si rivelano nient’altro che ipocriti…

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I mercenari del calcio

Anche nel calcio, come nella vita, esistono quelli che a parole giurano amore a tutti, ma nei fatti si rivelano nient’altro che ipocriti

1) Ibrahimovic

A parole Zlatan Ibrahimovic giura amore a tutti, ma le parole, specie nel suo caso, se le porta via il vento: lo svedese prese in giro i tifosi di Juve Inter, professandosi da sempre bianconero al suo arrivo a Torino, per poi rivelare d’esser stato nerazzurro fin da bambino, nel giorno del suo approdo alla Beneamata! Anche al Milan stesso copione: se non è un mercenario lui…

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2) Kolarov

Aveva giurato fedeltà ai colori biancocelesti, promettendo che mai avrebbe vestito quelli degli odiati cugini, ma Alksandar Kolarov si è rimangiato la parola ed oggi veste la maglia della Roma, con buona pace dei tifosi della Lazio, che l’hanno bollato come traditore e mercenario!

3) Storari

La Juve sarà sempre la mia casa. Io, bianconero per sempre.

Così, Marco Storari salutava la sua Signora il 6 luglio 2015, all’indomani del suo passaggio ufficiale al Cagliari. Comprensibile e legittimo il desiderio del portiere pisano di ritrovare una maglia da titolare per le ultime stagioni della sua carriera dopo un lustro all’ombra di Gigi Buffon. Peccato però che, a meno di due anni da quell’addio commosso ai colori bianconeri, Storari accetti di tornare al Milan come vice Donnarumma. Dov’è finita dunque quella voglia di essere di nuovo protagonista che lo aveva spinto a lasciare quella che considerava casa sua? La domanda sorge spontanea, ascoltando le parole di Storari nel giorno del suo terzo approdo in rossonero

Non c’è 2 senza 3! Dopo tanto tempo torno qui onorato di poter vestire nuovamente questi colori… mi sono sempre sentito a casa qui! Si riparte.

Quante case ha Storari? Quanto paga di IMU? E soprattutto, ha una memoria? Oppure l’ha persa di colpo?

4) Tevez

Carlos Tevez? Ricordate, tifosi juventini sparsi per il globo, in che modo l’Apache si congedava l’11 luglio 2015?

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Comincia un nuovo capitolo e voglio solo dire grazie mille per i miei 2 fantastici anni alla Juventus. Voglio ringraziare i tifosi che mi hanno sempre sostenuto: nei momenti buoni e in quelli cattivi. Senza di voi non sarei stato in grado di fare due grandi stagioni, siete stati incredibili.

Ringraziava i tifosi della Juventus per il sostegno che mai gli avevano fatto mancare nelle sue due stagioni in bianconero e li salutava commosso, giustificando il suo prematuro abbandono con il desiderio insopprimibile, anzi l’urgente necessità per ragioni familiari, di far ritorno a casa, in Argentina. Ad attenderlo il suo Boca, antico amore, mai dimenticato. Peccato però che a distanza di neanche due anni, Carlitos abbia tradito il suo primo e più grande amore, cedendo alle lusinghe del Dio denaro. Un Dio che ha sembianze orientalicinesi per la precisione, e paga bene, molto più della Juve e del Boca. E quel bisogno di casa, così urgente e insopprimibile da spingerlo a rinunciare al suo ultimo anno di contratto con la Juve? Svanito di colpo senza lasciar traccia? 

5) Bonucci

Capita che un interista si ritrovi a difendere i colori della Juventus e viceversa. Ma capita pure che un interista dichiarato si dichiari di colpo da sempre juventino al momento del suo approdo in bianconero. È capitato a Leonardo Bonucci, che il 20/02/2010 diceva:

La mia squadra del cuore è sempre stata l’Inter.

Salvo poi sconfessare sè stesso il 10/07/2010, giorno della sua presentazione come nuovo giocatore della Juve:

La mia squadra del cuore è sempre stata la Juventus.

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