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Ranieri dice basta: ecco perché…

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Claudio Ranieri ha deciso: lascia il Cagliari e il calcio. A quasi 73 anni ha stabilito che fosse arrivato il momento di dire basta. Una decisione presa al termine di una stagione intensa, in cui aveva anche deciso di dimettersi prima che la squadra lo convincesse a restare e a conquistare l’ennesimo grande risultato: una salvezza arrivata dopo l’incredibile promozione di un anno fa. “Ho deciso che il Cagliari sarà l’ultima squadra che allenerò”, aveva detto lo scorso agosto ed è stato di parola.
“Ho ancora un anno di contratto, ma ora lasciatemi riposare e poi vedremo. L’entusiasmo è quello del primo giorno ed è la mia molla”. Queste le parole di Ranieri dopo la decisiva vittoria di domenica scorsa in casa del Sassuolo. Dopo due giorni di riflessione è arrivata una decisione che, a 72 anni e mezzo, è più che comprensibile. Lascia così il calcio un personaggio che ha debuttato tra i professionisti nella sua Roma 51 anni fa, e che ha vestito le maglie di Catanzaro, Catania e Palermo. Il meglio, però, lo ha dato da allenatore.
Ha iniziato nella Vigor Lamezia (prima nel suo girone di Interregionale) nel 1986, per poi fare una scalata incredibile: Campania, Cagliari, con doppia promozione, Napoli, Fiorentina (riportando i viola in Serie A e conquistando una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana), Valencia, in due occasioni, con il corredo di una Coppa del Re, una Coppa Intertoto e una Supercoppa Europea, Atletico Madrid, Chelsea(portato in semifinale di Champions), Parma

(salvezza quasi impossibile), la Juventus del post Calciopoli, la Roma, in due occasioni (a un passo dallo Scudetto del 2010), Inter, Monaco, Nazionale greca, Leicester (capolavoro della carriera con l’incredibile conquista della Premier League), Nantes, Fulham, Samp, Watford e il magico ritorno a Cagliari per il gran finale. Una carriera incredibile che merita un inchino di rispetto da parte di tutto il calcio mondiale.

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