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Pazza Inter

Thu-La devastante, ma basterà?

I numeri di Arnautovic e Sanchez non reggono minimamente il confronto con i titolarissimi…

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L’aveva detto Simone Inzaghi ai microfoni durante il post partita di Napoli Inter terminato con la rotonda vittoria nerazzurra per 3-0: “Nell’intervallo di Benfica Inter di mercoledì scorso (ndr) erano pronti titoli diversi”.

Ha ragione l’allenatore piacentino perché sa bene di avere a disposizione una rosa tanto forte quanto corta in alcune zone specifiche del campo. L’Inter, infatti, in attacco può contare su quattro giocatori di ruolo dove – però – tra i titolari e le riserve vi è un abisso, se non di più. Da un lato Lautaro Martinez e Thuram, dall’altro Arnautovic e Sanchez. Il capitano nerazzurro vanta già  17 goal e 4 assist in meno di metà  stagione, mentre il compagno di reparto francese gli fa da spalla con 8 goal e 7 assist totali. I numeri di Arnautovic e Sanchez, invece, non reggono minimamente il confronto fermandosi – sommati tra loro – tre reti, peraltro tutte realizzate in Champions League mentre in campionato si registra il solo assist dell’attaccante austriaco nella prima gara stagionale contro il Monza a San Siro. Davanti ad un reparto così assortito Inzaghi è costretto a far di necessità virtù per salvaguardare la sua meravigliosa coppia d’attacco formata da Lautaro Martinez e Thuram. Ecco quindi che, anche in ossequio alle richieste esplicite della proprietà di riportare il tricolore sulla sponda nerazzurra del Naviglio, accade che il tecnico ex Lazio scelga di preservare il capitano nerazzurro nella gara contro la Real Sociedad di martedì scorso valevole per il primo posto nel girone di Champions League. L’Inter, a causa di un attacco forte ma solo nei titolari, Ã¨ costretta a fare delle scelte e quindi a sacrificare un impegno importante come la massima competizione europea a fronte del successivo impegno di campionato contro la Lazio dove, peraltro, proprio Lautaro Martinez e Thuram hanno timbrato il cartellino regalando ai nerazzurri il primo allungo in classifica ai danni della Juventus.

Non solo l’attacco costringe Inzaghi a ragionamenti arzigogolati. Anche la corsia di destra, infatti, non è¨da meno. In quella zona del campo i nerazzurri hanno in rosa cinque elementi per due posti e – almeno sulla carta – sembrerebbe potersi parlare di abbondanza, ma analizzando nello specifico la situazione è¨ facile accorgersi di come la parola “abbondanza” sia assolutamente fuori luogo. Cuadrado prima della fine dell’anno solare in corso si opererà  per risolvere definitivamente il problema al tendine che lo affligge ormai da mesi e sarà ai box per circa tre mesi. Pavard è¨ tornato nella lista dei convocati solo domenica per la trasferta di Roma dopo il lungo stop per l’infortunio al ginocchio rimediato nella trasferta di Bergamo di inizio novembre scorso. Bisseck ha giocato le prime due partite di campionato da titolare proprio nelle ultime due apparizioni dei nerazzurri contro Udinese e Lazio, peraltro dimostrando ampiamente di poter far parte delle rotazioni di Inzaghi. Darmian rappresenta la certezza costante nel mondo Inter e Dumfries, prima dell’infortunio rimediato due settimane fa contro il Napoli, garantiva un rendimento di alto livello. Pavard, Bisseck e Darmian ricoprono il suolo di braccetto di destra mentre per il ruolo di esterno a tutta fascia vi è il solo Dumfries, con la possibilità  – all’occorrenza – di spostare in quella zona del campo l’ex primavera del Milan.

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Ecco quindi che appare facile e di immediata visione come la rosa nerazzurra a disposizione di Inzaghi sia tanto forte quanto corta e di come sia impossibile tratteggiare un quadro di netta superiorità  e predominanza parlando proprio dell’Inter. I nerazzurri sono chiamati a non abbassare mai il livello di attenzione perchè cali di tensione, con le lacune presenti in rosa, possono costare caro all’interno di una stagione che comprende tre competizioni.