Quando l’Italia regna, Verratti guida il Paris Saint-Germain

E poi si viene a dire che il calcio italiano è in crisi… Sì, è vero che siamo rimasti all’età della pietra per quanto riguarda tifosi, stadi e burocrazia, ma sul campo continuiamo a farci valere, benchè il ranking Uefa non la pensi allo stesso modo. E andiamo avanti con un’altra ammissione: in Europa League e Champions siamo in netta discesa rispetto ad altri paesi, come ad esempio Francia, Portogallo e pure Olanda, ma se buttiamo un occhio al calciomercato, possiamo tranquillamente accorgerci che il “nostro” prodotto è tra i più apprezzati.

Borini ha fatto le valigie per Liverpool non più di 3 mesi fa, e non è un caso che il Paris Saint-Germain, una delle superpotenze europee, da 2 estati a questa parte venga a fare compere in Serie A. Terreno fertile perchè povero economicamente, e quindi basta un’offerta allettante, ma non sanguinolenta per le casse arabe parigine, per strappare un sì al presidente di turno. L’anno scorso è toccato a Sirigu e Pastore, Menez e Sissoko lasciare l’Italia, e quest’estate i colpi sono stati Lavezzi, Ibrahimovic e Thiago Silva. Ma non si può dimenticare il gioiello di Pescara, Marco Verratti, 20 enne che in campo si comporta come un veterano.

Ha già illuminato il “Parco dei Principi” con qualche giocata d’alta scuola, non ultimo l’assist a Ibra nella sfida di Bastia vinta per 4 a 0 dagli uomini di Ancelotti. Se fosse rimasto in Italia sicuramente avremmo avuto modo di osservarlo meglio e da più vicino, ma reggere alle pressioni di una piazza come Parigi non è roba da tutti, e lui ci sta riuscendo alla perfezione. Il Paris Saint-Germain made in Italy sta prendendo quota, ed il timone è saldamente nelle mani di una folta ciurma di italiani. Alla faccia del ranking.