Pazza Inter
Lautaro è davvero un Top Player?
Domanda legittima, alla quale proveremo a dare una risposta con i numeri…
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7 mesi agoon
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Luca BoateLa domanda nel titolo fa presupporre al lettore una risposta negativa. Tuttavia, proviamo ad analizzare insieme l’attaccante dell’Inter. Arrivato all’Inter nell’estate del 2018, dopo una prima stagione da vice Icardi, l’argentino ha avuto sempre un rendimento in crescendo, quanto meno a livello di reti.
Ecco un riepilogo:
- 9 gol in 35 presenze nella stagione 2018-19;
- 21 gol in 49 presenze nella stagione 2019-20;
- 19 gol in 48 presenze nella stagione 2020-21;
- 25 gol in 49 presenze nella stagione 2021-22;
- 28 gol in 57 presenze nella stagione 2022-23;
- 26 gol in 36 presenze nella stagione in corso, e ancora mancano 10 partite.
Insomma, parliamo di un attaccante che si è ormai consolidato a livelli importantissimi che garantisce sempre oltre 20 reti stagionali. Tuttavia, il bello e anche il brutto del calcio è che le opinioni possono cambiare da una partita all’altra. Ovviamente Lautaro Martinez non si è trasformato in un bidone perché ha tirato il rigore decisivo in curva, ma la doppia sfida sottotono ha acceso un campanello d’allarme a chi considerava l’argentino al pari dei vari Kane, Lewandowski, Haland o Mbappè.
In tal senso si è espresso l’ex difensore rossonero Billy Costacurta, ora opinionista di Sky Sport, facendo notare come anche
al mondiale Lautaro abbia deluso. Ricordiamo infatti come l’argentino abbia si vinto la coppa del mondo, ma sostanzialmente senza mai giocare da titolare. Ce lo ricordiamo per diversi gol sbagliati e per un rigore decisivo segnato contro l’Olanda, evidentemente prima che si dimenticasse come si tira dal dischetto.
La poca incidenza nelle manifestazioni importanti certamente incide in fase di valutazione, però bisogna anche dire che ci sono stati fuoriclasse assoluti che in Champions League hanno spesso e volentieri fatto fatica. Uno su tutti Ibrahimovic, eppure nessuno si è mai sognato di mettere in discussione le qualità dello svedese. La verità è che quando raggiungi un certo status, le aspettative si alzano drasticamente e forse il toro ancora non è pronto per questo grande salto.
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