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Pazza Inter

Inter: vincere aiuta a vincere

La Supercoppa sarà pure un trofeo minore, ma quando lo metti in bacheca proprio schifo non fa!

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L’Inter è atterrata in questa mattinata di martedì 23 gennaio a Milano con il trofeo della Supercoppa italiana in mano. I nerazzurri, infatti, hanno trionfato in questa trasferta araba portando a segno la missione: arricchire la propria bacheca con un altro trofeo. A Riad i nerazzurri hanno dimostrato di essere nettamente superiori a Lazio e Napoli, specialmente contro il club capitolino dove è arrivata una sonora vittoria con il risultato di 3-0, vincendo entrambe le partite senza subire alcun goal, ad essere più precisi la retroguardia interista ha concesso la bellezza di un solo tiro in porta in 180 minuti: quello di Kvaratskhelia nella finale di ieri, abilmente sventato da un volo d’angelo di Sommer. I ragazzi di Simone Inzaghi hanno dominato entrambe le partite mettendo in mostra tutto il proprio potenziale e impedendo ai critici di potersi esporre.

La prima conseguenza di questa vittoria è rendere la stagione 2023/2024 la quarta stagione consecutiva in cui l’Inter conquista almeno un trofeo. Nell’annata 2020/2021 ci fu lo scudetto di Antonio Conte, Romelu Lukaku e Achraf Hakimi, fondamentale per riportare il tricolore nella Milano nerazzurra dopo un decennio di risultati amari costellato di tante delusioni. L’annata successiva, caratterizzata da una burrascosa estate che vide la diaspora contemporanea dei tre fautori dello scudetto sopra citati, vide Inzaghi conquistare la Supercoppa Italiana ai danni della Juventus con il goal decisivo siglato da Alexis Sanchez sul finire del secondo tempo supplementare, e la Coppa Italia, sempre contro i ragazzi di Allegri e sempre al termine dei temi supplementari, grazie ad una prestazione superlativa di Ivan Perisic; e vincere contro gli acerrimi rivali bianconeri ha sempre un sapore speciale. La scorsa stagione, invece, fu quella del bis: Supercoppa Italiana vinta dominando con un secco e perentorio 3-0 i rivali cittadini del Milan e Coppa Italia conquistata grazie ad una doppietta di Lautaro Martinez contro la Fiorentina. Solo sotto la guida di Simone Inzaghi l’Inter ha vinto cinque trofei in tre anni e mezzo, senza contare anche una finale di Champions League persa contro il Manchester City nella scorsa stagione.

Ecco quindi che la stagione corrente si conferma un’annata, già adesso, arricchita di un trofeo, e poco importa il reale valore della Supercoppa (chiaramente non paragonabile minimamente per importanza allo scudetto), perché vincere aiuta a vincere e l’Inter ormai si sta abituando a questo piacevole sapore che solo la vittoria ha e porta in dote. Il carico di autostima e l’adrenalina di una vittoria non fanno altro che aumentare la forza e consapevolezza del gruppo e l’Inter oggi inizia ad avere uno spogliatoio che può vantare molteplici titoli ed esperienza nelle partite più difficili e nei momenti che contano maggiormente. Lautaro Martinez, Barella e Bastoni, giusto per citarne alcuni, possono vantare un palmares composto da sei trofei a testa, e nessuno dei tre si avvicina alla soglia dei trent’anni.

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Adesso i nerazzurri sono attesi da una seconda parte di stagione che sarà caratterizzata da un testa a testa contro la Juventus per la vittoria dello scudetto. Sarà uno scontro tanto avvincente quanto ricco di insidie e, mai come in questi momenti, la mentalità e l’abitudine a vincere possono (e devono) farla da padrone. Ora l’Inter ha una serie di giocatori che si sta – piacevolmente – abituando a vincere e, se la fame vien mangiando, vincere trofei aumenta l’appetito e tutta l’Inter ha voglia di tornare in piazza a maggio per festeggiare un altro titolo, questa volta più importante della Supercoppa perché il tricolore ha un sapore decisamente diverso e un’importanza difficilmente spiegabile, sopratutto quando potrebbe rappresentare lo scudetto della seconda stella.

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