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Pazza Inter

Inter, un puzzle pressoché perfetto

Marotta ha saputo costruire una rosa competitiva, ma tanto del merito è anche di Inzaghi…

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Inter, un puzzle pressoché perfetto

A metà stagione, possiamo affermare con certezza che l’Inter sta attraversando uno dei periodi migliori della sua storia recente.

I numeri parlano chiaro, attualmente la squadra nerazzurra si trova in testa alla classifica avendo totalizzato 57 punti in 22 partite giocate, è inoltre la miglior difesa(10 i gol subiti) e il miglior attacco(51 i gol fatti).

Qual è il segreto?


Statistiche impressionanti, ma qual è il segreto di questa Inter?

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A fare da contraltare a problemi di natura economico-finanziaria, ci pensano le prestazioni che regolarmente i giocatori nerazzurri mettono in campo da varie stagioni, grazie alle quali il club è considerato tra i più forti in ottica europea e mondiale.

Dietro alle questioni di campo, c è a parer mio una dirigenza che da anni svolge il proprio lavoro in modo intelligente e lungimirante ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Binomio perfetto


Il binomio dirigenza-allenatore è di sicuro il maggior artefice dei successi dei nerazzurri e questo è assolutamente innegabile.

Basti pensare che giocatori chiave come Calhanoglu, Mkhitaryan, Acerbi e Thuram sono arrivati a parametro zero e la loro rendita all’interno del rettangolo verde testimonia che spesso e volentieri fare mercato non vuol dire spendere, ma soprattutto arrivare prima.

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Saper comprare


Strapagare giocatori non è garanzia di successo, anzi molto spesso contribuisce ad alimentare

aspettative che nella maggioranza dei casi si rivelano controproducenti e limitanti per la crescita del calciatore.

Il turco è ad oggi considerato da molti uno dei registi più forti e completi del panorama mondiale e tiene saldamente le chiavi del centrocampo nerazzurro.

Mkhitaryan è un elemento fondamentale nel centrocampo di Simone Inzaghi, esperienza ed intelligenza le sue caratteristiche principali che abbinate ad una buona tecnica lo rendono un vero e proprio maestro.

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Usato sicuro


Acerbi arrivato dopo una brusca rottura con la Lazio è stato in grado di annullare centravanti del Calibro di Haaland, Vlahovic, Giroud e Osimhen, non facendo rimpiangere l’ex capitano Milan Skriniar.

Thuram, strappato ai cugini dopo un lungo duello di mercato, ha fatto innamorare i tifosi nerazzurri a suon di gol e assist rivelandosi il perfetto prototipo del centravanti moderno.

La quadra giusta


Simone Inzaghi ha il merito di aver trovato la giusta quadra a tutti gli elementi, che nel suo 3-5-2 compongono un puzzle pressochè perfetto.

Tommaso Goldoni

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