Spalletti spiega: “Troppo scolastici”

Spalletti spiega la mancata vittoria contro i viola al Franchi sottolineando i troppi errori commessi dalla squadra.

“Siamo stati troppo scolastici nel primo tempo, abbiamo commesso errori che non possiamo permetterci perché il nostro livello deve essere superiore. Dobbiamo alzare l’asticella in tutto per venire a vincere su questi campi”.
È questa l’analisi di Luciano Spalletti dopo il pareggio al Franchi contro la Fiorentina, il secondo di fila in campionato dopo quello nel derby prima della sosta.

Spalletti spiega: “Troppo scolastici”

Il tecnico della Juve ha spiegato:
“Era una partita complicata perché affrontavamo una squadra con voglia di reagire, che al momento è sotto il suo potenziale. Ha sicuramente trovato un allenatore capace di trasmettere grande carica emotiva, perché Vanoli lo conosciamo bene per passione e attitudine a far correre e lottare i suoi calciatori. Ma noi siamo stati scelti per fare di più, quindi dobbiamo assolutamente alzare il nostro livello. L’ambizione è la lotta per lo scudetto, non lo scudetto”.

Spalletti ha poi aggiunto:
“Io penso di poter riuscire a far dare di più ai miei giocatori. Il loro silenzio al rientro negli spogliatoi significa che non erano soddisfatti. Yildiz? Lo abbiamo trovato poco, dobbiamo cercare di più la punta”.

Sui cori contro Vlahovic:
“Dusan ha un carattere tale che più gli vanno addosso e più reagisce in modo positivo. Basta usare gli stadi per cose che non hanno senso nello sport. Senza il calcio la vita sarebbe più triste, dobbiamo migliorare anche in questo”.

In conferenza stampa il tecnico è stato altrettanto diretto:
“La prima cosa da fare è tornare a vincere perché vogliamo riprendere i tre punti. Senza vittorie subisci la pressione e il dovere ti ingabbia, ma dobbiamo voler ritrovare il successo. Siamo noi a dover volere la vittoria, non chi ci dice che dobbiamo farlo perché abbiamo questa maglia pesante addosso”.

Infine, sulla gestione dei cambi:
Alla domanda su Openda e David, Spalletti ha risposto:
“Ha ragione… li ho fatti entrare troppo tardi”.