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Diavolo in me

Milan, un mese senza vittorie

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Il 3-3 contro il Genoa è stata la fotografia del Milan di questo periodo e, più in generale, di questa stagione. Il ritratto di una squadra senza idee, con il morale a terra che si basa molto sulle giocate dei singoli. Una squadra che trova anche facilmente la via del gol, ma che con la stessa facilità lo subisce.
Dopo il 3-0 contro il Lecce del 6 aprile, il Milan ha disputato tra campionato ed Europa League ben 6 gare, riuscendo a vincerne ben zero. Le due sconfitte europee contro la Roma, i pareggi in campionato con Sassuolo, Juve e Genoa e l’umiliante sconfitta nel derby che ha decretato lo scudetto nerazzurro. Dopo 3 mesi di buon livello, il Milan si è sciolto come neve al sole nel momento clou della stagione.
Non rimanevano molti obiettivi. Andare avanti il più possibile in Europa League ed evitare lo scudetto interista nel giorno del derby. Entrambi falliti. Con i 3 gol subiti di ieri, i rossoneri sono saliti a quota 42. Una cifra mostruosa per una squadra che ha grandi ambizioni. A dimostrazione del fatto che il Milan non ha mai lottato per lo scudetto.
Ironia della sorte vuole che ieri il Milan era anche riuscito a ribaltare il risultato, ma la mossa di Pioli per difendere il 3-2 gli si è ritorta contro. Il tecnico toglie Chukwueze in favore di Thiaw e il tedesco si fa autogol. Iconica l’immagine di Pioli con la curva vuota sullo sfondo, soprattutto se la si paragona a tempi migliori in cui il tecnico era ancora “on fire”.
Come nel caso della Juve, il Milan non ha più nulla da chiedere a questo campionato. La qualificazione in Champions League è matematica da una settimana, resta solo la voglia di tenere il secondo posto, cercando di chiudere nel migliori dei modi una stagione altalenante e di passaggio. Di passaggio da un ciclo vincente all’altro.

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