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Diavolo in me

Milan, perché Fonseca non è una buona opzione

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Paulo Fonseca sembra in questo momento il principale indiziato a sostituire Stefano Pioli sulla panchina del Milan. Non è certamente un nome che scalda la piazza, probabilmente ancora meno di Lopetegui. L’unica cosa a favore del portoghese è che almeno ha già allenato in Serie A.
Nel nostro campionato lo abbiamo visto per due stagioni con la Roma. Non si può dire che abbia fatto male, ma nemmeno bene. I risultati sono stati analoghi a quelli delle stagioni successive e anche la media punti non si discostava molto. Il problema è che la Roma di quegli anni era nota per una fase difensiva che faceva acqua da tutte le parti.
Situazione che ricorda molto il Milan di Pioli di questa stagione. Una squadra che segna con facilità, ma che con ancora più facilità subisce. Non credo che in quest’ottica, la scelta di Fonseca sia così lungimirante. Il Milan ha bisogno di mettere a posto la difesa, un’operazione complessa che va eseguita su più fronti.
Infatti, per migliorare la fase difensiva non è sufficiente comprare degli ottimi interpreti sul mercato. Bensì è necessario avere un allenatore che lavori molto sui meccanismi difensivi. L’esempio lampante è il cambiamento della Juventus tra Del Neri e Conte. Nel 2010-11 la Juve aveva già Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, ma subiva gol a ripetizione. Con Antonio Conte la stessa difesa era la migliore del campionato.

Se proprio bisogna stare in Portogallo, a questo punto è meglio Conceiçao. L’allenatore del Porto è di caratura superiore sotto ogni punto di vista. È un vincente, ha ottenuto ottimi risultati in Champions League e cura molto bene la fase difensiva. Fare gol al Porto di questi anni non è un’impresa facile. La speranza è che fare gol al Milan diventi un’impresa difficile e Fonseca non è l’uomo giusto.

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