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Diavolo in me

Milan, a cosa serve un altro difensore?

Manca solo una settimana alla fine del mercato invernale e le operazioni portate a termine fino ad oggi non sono moltissime e nemmeno troppo rilevanti…

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Manca solo una settimana alla fine del mercato invernale e le operazioni portate a termine fino ad oggi non sono moltissime e nemmeno troppo rilevanti: il ritorno di Gabbia dal Villareal, l’acquisto di Terracciano dal Verona, la cessione di Krunic al Fenerbache e le due cessioni in prestito di Romero all’Almeria e Bartesaghi al Frosinone, alle quali sta per aggiungersi quella di Pellegrino, nel mirino della Ternana. Tuttavia, il mercato sembra non essere ancora terminato. Tutto bene fin qui. Il problema, secondo la mia modesta opinione, è che i nomi che circolano in orbita Milan appartengono solo a difensori centrali.


Lenglet, Chlobah, Kiwior, Brassier e non dimentichiamoci di Buongiorno. Questi sono solo alcuni dei calciatori accostati ai rossoneri negli ultimi giorni. Non vorrei farvi tornare a scuola, ma facendo un rapido calcolo ad oggi Pioli può contare su 7 difensori centrali e 5 terzini che sommati fanno 12 calciatori che potenzialmente possono occupare i 4 slot della difesa. Potrebbero andare quasi bene per due

squadre. Ecco l’elenco completo: Calabria, Tomori, Kalulu, Theo, Terracciano, Kjaer, Thiaw, Florenzi, Jimenez, Gabbia, Simic e Caldara.
E’ vero che i 3 centrali migliori sono tutti fuori per infortunio, ma è anche vero che non lo saranno per sempre. In meno di 20 giorni dovrebbe tornare a disposizione Thiaw e a seguire sarà anche il turno di Tomori e Kalulu. Inoltre, in quel ruolo ha dimostrato di poter dare garanzie anche Theo Hernandez ed è stato ripreso Gabbia, senza dimenticarci del sempre affidabile Kjaer e dell’ottima impressione che ha dato Simic nelle sue sporadiche apparizioni. Insomma, il reparto mi pare più che completo.
Con questo non voglio dire che sono contrario a eventuali nuovi acquisti, ci mancherebbe, ma se davvero ci sono dei dindi da investire, io impiegherei queste risorse altrove. Che sia nell’immediato o per giugno, il Milan ha terribilmente bisogno di una punta di età inferiore a 30 anni che possa prendere in mano lo scettro dell’attacco. Probabilmente Giroud fino a giugno riuscirà a reggere il reparto offensivo rossonero, ma non è eterno. Inoltre, è vero che Jovic negli ultimi due mesi ha segnato a ripetizioni, ma non è esattamente il prototipo di uno che offre garanzie infinite.

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Ed ecco che i nomi di Zirkzee del Bologna e Sesko del Lipsia mi piacciono molto di più. Sono i profili perfetti per iniziare un nuovo ciclo in attacco e soprattutto non sono ancora troppo costosi. Anche a centrocampo, a livello puramente numerico, mancherebbe qualcuno per prendere il posto di Krunic, ma forse in tal senso è stato stabilito che Terracciano

all’occorrerenza potrà essere impiegato nel ruolo di mezzala. Per il resto in mediana con il ritorno di Bennacer dalla Coppa d’Africa il Milan può stare relativamente tranquillo.
In conclusione, Moncada e Furlani dovrebbero utilizzare il mercato di riparazione appunto per riparare all’unico vero errore del mercato estivo, ovvero non aver preso la famosa punta giovane, ma forse è una pretesa troppo ambiziosa.

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