Diavolo in me
Maldini elogia i cugini, ma è una frecciata al Milan?
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5 mesi agoon
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Luca BoateIn una lunga intervista rilasciata a Radio Serie A, l’ex capitano e dirigente del Milan Paolo Maldini ha toccato diversi argomenti, tra i quali non poteva mancare il tema del licenziamento al Milan, a cui ha aggiunto le differenze con l’altra squadra di Milano.
– “Lo scudetto dell’Inter? E’ molto indicativo quello che è successo. L’Inter ha una struttura sportiva che determina la gestione sportiva ed è stata gratificata da fiducia con lunghi contratti. Non è un caso che Napoli sia andato male dopo gli addii dell’allenatore e del direttore sportivo”.
– “Il licenziamento? Il giorno dopo l’addio di Zlatan, Cardinale mi chiama per licenziarmi: gli ho chiesto perché e lui mi ha parlato di cattivi rapporti con Furlani. Allora io gli ho detto: ti ho mai chiamato per lamentarmi di Furlani? Mai”.
Alcuni lo hanno visto come un ammiccamento all’Inter, ma in realtà Paolo Maldini ha solo rimarcato le differenze di trattamento riservate ai dirigenti all’interno dei due club. Se ci pensate, Maldini e Massara vincono lo scudetto nel maggio 2022 e hanno il contratto in scadenza da lì ad un mese. Una situazione abbastanza bizzarra che evidentemente all’Inter non accade con i vari Marotta e Auslio.
L’importanza della stabilità societaria in un club sportivo è elevatissima. E’ difficile che una squadra che ogni anno cambia l’assetto dirigenziale riesca a vincere qualcosa. Tanto è vero che il declino della Juve è cominciato proprio quando hanno deciso di cambiare ogni anno. I cambiamenti sono giusti se non ci sono più stimoli o se le cose vanno male, ma il lavoro di Maldini al Milan è stato importantissimo sotto ogni punto di vista.
Non so se Cardinale o Furlani decidano di rispondere. La cosa certa è che dovranno riflettere molto sull’operato dell’ultimo anno. Perché indipendentemente dai risultati, che comunque erano mancati anche l’anno prima, hanno fatto calare a picco l’entusiasmo dei tifosi, che fino alla scorsa stagione non era mai mancato. La società non deve ascoltare i tifosi, ma deve fare in modo che le scelte vengano apprezzate. Paolo Maldini, in qualche modo ci riusciva.