Ricordate quando il Milan ne fece sei all'Inter?
Un derby passato alla leggenda
11 maggio 2001. Una data impossibile da scordare per la storia del derby di Milano. Di fronte ci sono l'Inter allenata da Marco Tardelli (subentrato in corsa a Marcello Lippi) e il Milan di Cesare Maldini, da poche settimane nuovo tecnico a fronte dell'esonero di Alberto Zaccheroni.
Insomma, le milanesi vivono una situazione quantomeno 'precaria', e infatti chiuderanno la stagione rispettivamente al quinto e al sesto posto. Ma il derby, si sa, è tutta un'altra storia...
E in effetti il derby della Madunina numero 181 della storia non fa certo eccezione a questa regola: San Siro è gremito per l'anticipo di lusso (si gioca di venerdì sera, ndr) della 30^ giornata.
La gara è un monologo a tutti gli effetti: ai rossoneri bastano pochi minuti per prendere le misure ai cugini e colpire. Serginho fa letteralmente quello che vuole in fascia e mette in mezzo una pioggia di palloni su cui si avventa il talentuoso (ma allora semi-sconosciuto) Gianni Comandini che in venti minuti buca due volte la rete, prima con una perfetta scivolata di sinistro e poi con una perfetta incornata ad incrociare.
L'Inter, colpita dal doppio svantaggio, va leteralmente nel panico: i nerazzurri faticano anche a completare le mansioni più semplici e non riescono più a reagire, né a stare sul campo. Ne approfitta, logicamente, il Milan: la ripresa si apre con una punizione dal limite dell'area in favore dei rossoneri che si appresta a battere Chicco Giunti.
Il sinistro dell'ex giocatore del Perugia disegna una traiettoria morbida ma centrale che Frey valuta male e che vale lo 0-3. Il pubblico rossonero è in delirio. Eppure il meglio deve ancora venire: il poker arriva sempre su iniziativa dell'imprendibile Serginho, che affonda in fascia e mette in mezzo per Andrij Shevchenko che di testa sovrasta Simic e timbra anch'egli il cartellino per lo 0-4. Pochi minuti dopo e il Bambi di Kiev trova la sua personalissima doppietta: azione personale di Kaladze sulla sinistra, rasoiata del georgiano a centro area su cui si avventa Sheva che -con la punta- anticipa Frey per il pokerissimo. 0-5 e tutti a casa, verrebbe da pensare.
E invece no. Non poteva certo mancare la firma di Serginho su questa partita, letteralmente dominata dalle sue doti balistiche e dalla sua velocità. E allora il Concorde recupera palla a centrocampo e punta la porta senza trovare una decisa opposizione da parte dei difensori nerazzurri. Arrivato a Tu per Tu con Frey per Sergio è poi un attimo anticipare il portiere francese con un tocco di punta degno di un giocatore di calcio a 5.
Il derby finisce dunque con un risultato 'tennistico' come ricorderanno i principali quotidiani sportivi l'indomani.
"Milan 6 strepitoso: Serginho-Comandini e l’Inter va subito k.o, clamorosa umiliazione record per l’Inter” titolerà la Gazzetta dello Sport...
Ecco il tabellino completo:
INTER – MILAN 0 – 6
Reti: 3’ Comandini, 19’ Comandini, 53’ Giunti, 67’ Shevchenko, 78’ Shevchenko, 81’ Serginho
INTER: Frey, Ferrari, Blanc, Simic, Zanetti J., Farinos (35’ Cauet), Di Biagio (46’ Seedorf), Dalmat, Gresko, Vieri, Recoba. All. Tardelli.
MILAN: Rossi, Helveg, Costacurta, Roque Junior, Maldini, Gattuso, Giunti (71’ Guglielminpietro), Kaladze, Serginho, Comandini (58’ Josè Mari), Shevchenko (82’ Leonardo). All. Tassotti, Dir.Tecnico Cesare Maldini.
Arbitro: Collina di Viareggio. Note: spettatori 78.000 circa.
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 "L'addio di Mancini alla Nazionale? Nessuno se lo aspettava, l'ho sentito qualche giorno fa e l'ho ringraziato. Lui ha dato tanto, poi c'è stata la non qualificazione al Mondiale, ma abbiamo fatto la storia e quello...
 Fantozzi aveva un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto davanti al televisore, frittatona di cipolle, per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero.
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