Amarcord
Pradè: “Contro la Juve svolta della stagione. Rossi al 60%”
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12 anni agoon
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Redazione
Le vittorie danno energia, quattro gol in rimonta alla Juventus, una vittoria del genere mancava da tanti anni, e c’è una sintonia totale tra ambiente, società, tifoseria, giocatori, allenatore. Daniele Pradè, prima ds della Roma, ora della Fiorentina, si confessa così allemittente capitolina Tele Radio Stereo
Si è consapevoli di ciò che stiamo costruendo prosegue –, per questo non siamo sorpresi. Finora anche quando avevamo perso punti avevamo giocato da Fiorentina, chiaro che perdere Mario Gomez significa perdere tanto, lo abbiamo scelto anche per avere alternative di gioco, non snaturandoci, perché continuiamo a puntare sul possesso palla. Ma siamo bravi anche a sopperire alle assenze, tenendo conto che si erano fermati Giuseppe Rossi stesso e Cuadrado, e che è ai box Ilicic. La Fiorentina c’è, domenica lo abbiamo di nuovo dimostrato, ma non ci eravamo mai persi”.
Giuseppe Rossi, dopo la doppietta contro la Sampdoria, è il capocannoniere con 11 reti in 13 gare: In questo momento è al cinquanta-sessanta percento. Sono un Direttore sportivo anomalo, perché vivo lo spogliatoio, sto a contatto coi giocatori, e posso dire che di Giuseppe Rossi i più grandi calciatori hanno sempre avuto rispetto, anche Totti e De Rossi. E’ un grande campione, non una sorpresa, può fare ancora di più. Sapevamo di aver fatto la scelta giusta.
Sui giallorossi: Non avevo dubbi sul ritorno a grandi livelli di De Rossi. E i meriti principali sono di Rudi Garcia, allenatore che ha curato e rimotivato un gruppo ferito, reduce da due anni traumatici. Garcia ha rivitalizzato il gruppo, ha dato fiducia prima agli uomini e poi ai giocatori, ha stabilito regole che vengono seguite, è lui a farsi seguire, e la Roma può sicuramente competere per lo scudetto fino al termine della stagione.
Roma competitiva anche senza il loro capitano: Ha perso Totti, non devo spiegare io quanto Francesco sia grande. Ma con il collettivo si può andare avanti, perché la Roma ha un impianto di gioco, come noi, che dobbiamo fare ancora a meno di Mario Gomez. Tornando a De Rossi, stiamo parlando di un grande campione e di un ragazzo sensibile e ansioso, sentirsi circondato da fiducia e affetto lo carica, lo fa rendere al meglio.
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