Il Milan perde pezzi: Galliani resiste, Braida si dimette…

Procede la “rottamazione” calcistica dello storico quadro dirigenziale rossonero. Ecco un’altra scossa di terremoto provocata dall’ascesa di Barbara Berlusconi, che sta traghettando il Milan verso una delicata fase di transizione. Dopo le dimissioni (poi rientrate) di Adriano Galliani, ora è toccato ad Ariedo Braida fare un passo indietro. Il nuovo avanza inesorabile come un fiume in piena e anche i pezzi di storia vengono travolti dalla corrente.

Addio, Ariedo. Ariedo Braida, al Milan dal 1986 insieme ad Adriano Galliani che lo ha portato con se’ dal Monza, ha presentato mercoledì mattina le dimissioni. Il suo contratto era in scadenza il 30 giugno. L’esperto dirigente, fedelissimo di Galliani, che ha portato in rossonero calciatori del calibro di Rijkaard, Pato e Kakà, lascia prima del tempo un Diavolo in piena rivoluzione. Nel suo futuro dovrebbe esserci la Sampdoria, che ha intenzione di affidare a lui una decisa rifondazione tecnico-societaria.

Sogliano e Lady B. L’addio di Braida potrebbe accelerare l’arrivo di Sean Sogliano come nuovo Direttore Sportivo rossonero. Barbara Berlusconi si occuperà invece del settore commerciale, questo è il messaggio lanciato pubblicamente e privatamente dal padre-presidente. Intanto la situazione resta delicata in ottica mercato di gennaio. Resta da capire infatti se Braida rimarra’ al Milan per le operazioni in uscita di gennaio (Vergara, Niang, Cristante). Spetta a Silvio Berlusconi far valere tutta la sua abilità persuasiva e “politica” per fare in modo che la ristrutturazione del Milan non diventi soltanto una rivoluzione violenta e traumatica.