Amarcord
Roberto Carlos e l’addio all’Inter in 10 minuti
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2 settimane agoon
Sono passati ormai quasi vent’anni, eppure l’addio all’Inter di Roberto Carlos rappresenta ancora una ferita aperta per tutti i tifosi nerazzurri. Non capita tutti i giorni di trovare un giocatore così: terzino di spinta dotato di unatecnica brasileira, castagna micidiale sui calci piazzati e una disciplina tattica rara per un sudamericano. Roberto Carlos è il calciatore che ha cambiato l’idea di terzino nel calcio moderno.
Hodgson gli preferiva Pistone
Eppure, per vendere Roberto Carlos, all’Inter sono bastati appena dieci minuti. Lo rivela lo stesso terzino brasiliano, che nell’Inter di Roy Hodgson veniva spesso e volentieri lasciato in panchina in favore di Alessandro Pistone, onesto terzino che il tecnico inglese aveva valutato “più disciplinato tatticamente” rispetto al compagno. Una valutazione che peserà, e parecchio, sulla carriera dell’ex c.t. inglese.
“Via in dieci minuti”
Inevitabile dunque, per Roberto Carlos, cercare di cambiare aria. E le proposte, per uno che Pelè ha inserito nella lista dei 125 migliori calciatori di sempre, non sono certo mancate:
All’Inter alla fine mi hanno messo a giocare anche come attaccante. Il grosso problema e’ che nelle prime sette partite ho segnato sette gol, quindi mi hanno spostato in una posizione piu’ avanzata. Ho parlato con il presidente per dirgli che non potevo giocare in quella posizione, perche’ poi ci sarebbe stata la Coppa America e per essere convocato dovevo fare l’esterno. La cosa divertente e’ che quel giorno ci fu un incontro con Lorenzo Sanz e in dieci minuti ho rotto con l’Inter e firmato per il Real Madrid.
L’intuizione di Capello
Fu Fabio Capello, all’epoca allenatore del Real, ha spingere per l’acquisto di Roberto Carlos. Sotto la gestione del tecnico friulano prima e d Vicente del Bosque poi, il brasiliano diventerà una vera e propria leggenda del Real Madrid,dove giocherà per 11 stagioni, disputando oltre 500 partite e vincendo di tutto, tra cui tre Champions League. L’addio alle merengues avvera invece nel 2007, quando Roberto Carlos fu accolto come un re sulle sponde del Bosforo, dove difese la maglia del Fenerbahce prima di tornare in Brasile, al Corinthians. Finita qui? Macchè! Prima di lasciare il calcio giocato, il brasiliano si concesse altre due avventura: in Russia con l’Anzhi e poi in India con il Delhi Dynamos. E così, dopo aver esportato il suo sinistro in tutto il mondo, appese finalmente le scarpette al chiodo nel 2015.