Amarcord
Agnelli su Calciopoli e il caso Conte: “Non esistono prove”
Published
13 anni agoon
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Redazione
Intervenuto all’incontro ‘Leaders in football’, Andrea Agnelli si sfoga sulle vicende giudiziarie che hanno riguardato direttamente la Juventus in questi ultimi anni. A proposito della querelle Conte, Agnelli difende a spada tratta il suo allenatore: “Mi è bastato parlare due minuti con lui per capire subito la sua innocenza. È stato un processo inquisitorio, della parola di una persona contro l’altra“.
Di fronte alle dirigenze dei più importanti club europei, il presidente della Juventus ci tiene a difendere, per l’ennesima volta, la sua società sui noti fatti di Calciopoli: “Le conclusioni sono basate su fatti presunti, non esiste una singola prova contro di noi. La decisione si basa sull’articolo 1 relativo al comportamento sportivo. La conclusione è stata che se ti comporti antisportivamente 3 volte hai commesso un illecito, ma non ci sono prove, solo fatti presunti.”
Concludendo, davanti all’assemblea, Andrea Agnelli ha orgogliosamente illustrato i 90 anni di gestione della Juventus da parte della famiglia Agnelli dicendo che “siamo la gestione familiare più antica nella storia dello sport, il 40% è nelle mani dei tifosi ma il restante 60% dipende dalla nostra gestione da quasi 90 anni” e ha illustrato come la società bianconera si stia adeguando al fair play finanziario: “Noi ci stiamo preparando ma sarei curioso di sapere quali sono le altre squadre che stanno operando come noi” . E lancia un monito per il calcio italiano: “Se andiamo in Estremo Oriente, c’è solo la Premier League ad essere trasmessa, qui c’è ovviamente una politica ben precisa anche nel vendere i diritti tv. La serie A prima deve guidare se stessa e poi vendersi a livello internazionale.”
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