Editoriale – Napoli-Juve, un’occasione persa per tutti

Napoli-Juventus ci ha lasciato in bocca l’amaro di quello che sarebbe potuto essere e – invece – non è stato. Partita combattuta, intensa, anche discreta a livello emozionale, ma povera tecnicamente e – soprattutto – disputata con poco coraggio. Da entrambe le squadre.

Per commentare la gara del San Paolo, prendiamo a prestito una frase che Allegri ha pronunciato dopo il derby di settimana scorsa: “Quando l’avversario sta morendo, lo devi uccidere”. Cruenta, ma applicata allo Sport significa che quando hai l’occasione di chiudere la contesa – o riaprirla nel caso del Napoli – ne devi approfittare.

La Juve ha speculato sui sei punti di vantaggio, che ora diventano sette perché ha anche il vantaggio dello scontro diretto: ci sta, ma non è un atteggiamento da grande squadra. Ha controllato bene il Napoli, lo ha anche spaventato, ma nel momento decisivo ha preferito non rischiare, accontentandosi del punticino, arrivando finanche a fare sostituzioni di trapattoniana memoria. Certo, ora si può permettere di fare i calcoli col calendario, ma con una vittoria avrebbe potuto pure strapparlo. Invece, così, ha lasciato ancora tutto aperto.

Dall’altra parte, abbiamo visto un Napoli troppo timido, confusionario, in deficit di personalità. Ci ha provato – per carità – ma anche i ragazzi di Mazzarri – soprattutto nel secondo tempo – han giocato con in mano la calcolatrice. Un punto è meglio di niente. Fa classifica e tiene a distanza gli avversari per la Champions. Ma stasera a Napoli, gli Azzurri avevano l’occasione per compiere un’impresa da raccontare ai nipotini. Ne è uscita una storiella senza lieto fine.