Rigore per il Napoli: Rocchi dice no!

Rigore per il Napoli: Rocchi dice no! Il designatore arbitrale sconfessa la decisione di Mariani e condanna l’ingerenza del guardalinee!

Giustificate dunque le proteste interiste e le rimostranze di Marotta nel post partita riguardo al penalty concesso ai partenopei!

L’aspetto più grottesco dell’intera faccenda è che il direttore di gara aveva valutato correttamente l’episodio… A fargli cambiare idea è stato non il richiamo del VAR, bensì l’intervento del giudice di linea!

La domanda è questa: perché il giudice di linea non si fa una porzione dei cazzi suoi e pensa solo a sbandierare il fuorigioco?

Rigore per il Napoli: Mariani indotto in errore

“Il contatto Mkhitaryan-Di Lorenzo per noi non è rigore. Dunque la decisione presa in Napoli-Inter non è corretta e presenta un grande problema procedurale”.

Lo ha detto il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, durante la puntata di Oper Var, format di Dazn, Figc, Aia con la collaborazione di Lega Serie A.

Nell’audio tra arbitro, assistente e sala Var, infatti, si ascolta la voce del guardalinee Bindoni dire “Occhio è rigore”, ribadendolo anche successivamente quando Mariani (l’arbitro) chiede conferma.

“C’è una premessa – ha spiegato Rocchi -. In questi anni agli assistenti stiamo cercando di trasformarli in piccoli arbitri, perché l’avvento del VAR nel fuorigioco ha limitato il loro lavoro.

Ma l’ingerenza di Bindoni in questo caso non mi è piaciuta per niente, va oltre quello che gli abbiamo chiesto di fare”.

E poi ancora: “Ci saremmo aspettati un’on field review. In scala di responsabilità ne do molta all’assistente, in parte chiaramente anche all’arbitro che fischia e in parte anche al VAR“.

Sul mancato rigore assegnato al Bologna nella gara con la Fiorentina per tocco di mano di Dodò ha invece detto:

“Qui è rigore. La difficoltà vera è capire se tocca o meno il pallone. Dal momento che appuri il tocco (La Penna è stato richiamato dalla sala Var, ndr).

È un gesto, chiamiamolo istintivo, di uno che comunque cerca di accomodarsi il pallone, per cui è punibile”.