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Pazza Inter

Inter, senti Marotta: “Niente spese folli”

L’avvertimento del presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, sul calendario affollato: “Con il Mondiale per Club e la Champions serve la Serie A a 18 squadre”.

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Davide Giordana (Calcio Style)

Marotta: “Rigidità economica e niente spese folli”

L’avvertimento del presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, sul calendario affollato: “Con il Mondiale per Club e la Champions serve la Serie A a 18 squadre”.

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Giuseppe Marotta ha rilasciato un’intervista a ‘Rai Radio Anch’io’ in cui ha affrontato vari temi legati al calcio.

Il presidente dell’Inter ha colto l’occasione per parlare del futuro del Club nerazzurro, aprendo una doverosa parentesi sulla struttura della Serie A e del Mondiale per Club che scatterà nell’estate del 2025.

Di seguito le parole di Marotta.

Le linee guida di Oaktree

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“Investitori come Oaktree manifestano la volontà di mantenere continuità e stabilità di gestione con grande trasparenza, ma anche rigidità economico-finanziaria: e ciò mi sembra giusto. No alle spese folli, sì alla valorizzazione dei giovani. Questo dev’essere il nostro motto”.

Il Mondiale per Club e la Serie A a 18 squadre

Le informazioni che abbiamo non sono molto concrete. Di sicuro questo Mondiale, accettato benissimo da noi perché motivo di grande orgoglio e una vetrina mondiale, rappresenta un sovraffollamento ulteriore dei calendari.

Ci saranno più match nelle Coppe Internazionali, con un nuovo format in Champions League. Si potrebbero giocare fino a 17 gare, per cui il Mondiale è ulteriore motivo di valutazione. Andrebbe rivisto il calendario alla luce delle nascenti competizioni. 

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Dico che la Serie A andrebbe ridotta a 18 squadre. Se da una parte il Mondiale rappresenta una vetrina e un motivo d’orgoglio perché si calca un palcoscenico importante, dall’altra dobbiamo tutelare il lavoro dei ragazzi.

I carichi di lavoro non sono più sostenibili per i giocatori. Il rischio infortuni è altissimo e la troppa offerta rischia di far calare l’attrattività. Barella, nel 2022/23, ha giocato 52 partite da metà agosto a inizio giugno: il rischio infortuni è notevole”.

Agenti e commissioni

“Nella scorsa stagione abbiamo speso un miliardo di commissioni e questi sono soldi che finiscono fuori dal sistema. Capisco e rispetto la professione, ma spesso si assiste a situazioni non eccessivamente chiare e vanno quindi regolamentate, per quanto questi professionisti facciano ormai parte del movimento”.

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Visita alla Nazionale azzurra

“Sono andato nel ritiro da tifoso e dirigente del calcio italiano e sono rimasto molto ben impressionato dal clima che si vive, dall’entusiasmo che hanno squadra e allenatore. Sono molto ottimista per il futuro, siamo campioni in carica e quindi nel mirino degli avversari, ma è un gruppo con basi umane e tecniche di grande spessore”.

Il lavoro di Inzaghi e il rinnovo di Lautaro Martinez

Inzaghi rispetto agli allenatori emergenti che ci sono in circolazione è molto più giovane, ha tempo per fare esperienza. Ha fatto un salto in avanti notevole. E’ un bravissimo allenatore, moderno, con qualità umana che va di pari passo con la competenza. Oggi allo sport si richiedono questi valori, Inzaghi li coniuga.

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Ha tanta pressione addosso perché è responsabile tecnico di un club mondiale, come tale si esigono certi risultati, ma sono molto contento e ottimista sul suo futuro. La speranza è che resti con noi tanti anni.

Per quanto riguarda il rinnovo di Lautaro Martinez… virtualmente ha già firmato, dobbiamo raccogliere la firma. E’ questione di qualche giorno ma consideriamo già acquisito il rinnovo”.

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