Full Metal Inter nel segno del sergente Mazzarri

Il ritiro dell’Inter a Pinzolo è iniziato sotto il pungo di ferro del sergente Walter Mazzarri. Nella seduta di allenamento di mercoledì sembrava di assistere al remake del celebre film “Full Metal Racket”. Ci mancava solo il soldato Palla di Lardo o un “come ti chiami faccia di m…!?” rivolto a qualche giocatore.

Tanto lavoro sui muscoli, assopiti dopo le vacanze, poco con la palla. Il mister è il primo ad arrivare al centro tecnico e l’ultimo ad andare via. Ha già messo in chiaro al gruppo che si vince solo grazie all’impegno e alla fatica e che le scelte verranno fatte in base al rendimento: “Non abbiate mai fretta di andare via un minuto prima dal campo: siete professionisti del lavoro, e il lavoro paga sempre. E ascoltate il vostro fisico, ogni secondo”.

Il gruppo va sempre dietro al tecnico d S. Vincenzo, conscio che l’Inter non può ripetere l’annata targata Stramaccioni. Dopo allunghi, ripetute e sprint, vengono formate due squadre che giocano a calcio rugby: non ci sono portieri fissi e si può segnare solo di testa. Si vedono all’opera i neo acquisti Icardi e Belfodil. Il pubblico vede l’impegno profuso da tutti.

I tifosi sono meno numerosi rispetto agli scorsi anni, ma l’entusiasmo sembra cresce di ora in ora. Due supporter nerazzurri gridano: “Noi vogliamo questo scudetto!”. Mazzarri replica: “Arriviamo arriviamo, siamo appena partiti…”. Il sergente sta preparando gli uomini per la dura battaglia del campionato, convinto che il duro lavoro porterà l’Inter nelle zone alte della classifica.