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Pazza Inter

Inter, difesa meno solida e punti persi nei big-match

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Inter, difesa meno solida e punti persi nei big-match

di Giuseppe Petruzzini

L’Inter di Simone Inzaghi, dopo una partenza convincente, si trova ora seconda in classifica, a un solo punto di distanza dal Napoli capolista, ma con sei punti in meno rispetto allo stesso punto della scorsa stagione. A pesare sul rendimento sono la tenuta difensiva meno solida e le difficoltà nei big-match, due caratteristiche che, invece, avevano contraddistinto la cavalcata verso lo scudetto nel campionato scorso.

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Una difesa meno ermetica

Nella stagione precedente, la solidità difensiva era stata una delle armi principali dell’Inter: una retroguardia quasi impenetrabile, capace di garantire una media di gol subiti molto bassa, aveva consentito ai nerazzurri di affrontare le partite con maggiore tranquillità e controllo.
Quest’anno, invece, i numeri parlano chiaro: la difesa dell’Inter ha subito già 14 gol in 12 giornate, un dato che contrasta nettamente con i soli 6 gol incassati nello stesso periodo l’anno scorso. Questa fragilità sta mettendo pressione anche all’attacco, che pur segnando con costanza, non riesce a compensare completamente i gol subiti.

I big-match: meno incisivi rispetto alla scorsa stagione

Un’altra differenza chiave è il rendimento nei confronti diretti con le altre big del campionato. La scorsa stagione, l’Inter aveva concluso gli scontri diretti senza sconfitte, con un impressionante bilancio di 11 vittorie e 3 pareggi. Quest’anno, invece, la squadra ha già lasciato per strada diversi punti: domenica sera, contro il Napoli, i nerazzurri hanno strappato solo un pareggio. Tuttavia, i veri passi falsi sono arrivati nei match contro Milan e Juventus: l’Inter ha perso il derby e ha pareggiato con i bianconeri, mentre lo scorso anno entrambe le sfide si erano concluse con vittorie.
Cinque punti in meno, quelli mancanti dai big-match, che – non a caso – potrebbero quasi annullare il divario attuale rispetto al rendimento dello scorso anno dopo 12 giornate. Se l’Inter avesse mantenuto lo stesso livello di incisività negli scontri diretti, oggi sarebbe ancora una volta in testa, come nella stagione dello scudetto.

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A inizio stagione, il 4-0 inflitto all’Atalanta sembrava aver dato l’illusione che l’Inter potesse replicare la “magia” dello scorso anno, dominando le sfide di alto livello. Quella vittoria netta, a fine agosto, era apparsa come un bis della scorsa stagione e sembrava promettere continuità. Tuttavia, il derby perso contro il Milan ha cambiato drasticamente le aspettative: quella sconfitta ha interrotto una striscia positiva di sei vittorie consecutive, segnando un’inversione di rotta che ha reso più complicato il cammino nerazzurro.

Oltre alla flessione dell’Inter, anche il campionato più equilibrato di quest’anno rende la competizione serrata, con numerose squadre vicine in classifica e pronte ad approfittare di eventuali passi falsi dei nerazzurri. Per Inzaghi, ritrovare la compattezza difensiva e una maggiore incisività nei big-match sarà cruciale per restare competitivi.
L’Inter è ancora pienamente in corsa, ma dovrà dimostrare di saper reagire, ritrovando la stessa mentalità vincente dello scorso anno. La strada verso il titolo rimane aperta, ma con rivali sempre più agguerrite, ogni errore pesa di più e ogni punto lasciato per strada può fare la differenza.

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