Fino alla fine
Timothy Weah: a ‘San Siro’ sulle orme di papà George
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3 settimane agoon
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RedazioneDavide Giordana
Timothy Weah: a ‘San Siro’ sulle orme di papà George
La sosta appena per le nazionali ha lasciato in dote un’elevata dose di spavento ai tifosi della Juventus: Dusan Vlahovic, infatti, si è fermato nel finale di Serbia-Danimarca, lasciando il campo per un problema muscolare.
Gli esami a cui si è sottoposto l’ex Fiorentina hanno dato un esito incoraggiante in vista del prossimo futuro, anche se la sua presenza contro il Milan sembra da scartare.
In caso di forfait definitivo, Thiago Motta si troverebbe a dover scegliere il suo sostituto: in lizza c’è, ovviamente, Timothy Weah, chegiocherebbe da punta vera nello stadio così tanto caro a papà George.
WEAH DA ‘9’ AL POSTO DI VLAHOVIC?
Anche se, dalle visite mediche effettuate da Vlahovic sono state escluse lesioni, è altamente improbabile che il serbo venga rischiato sabato, in un match di cartello ma che allo stesso tempo è soltanto la prima tappa di un tour de force che vedrà la Juventus costantemente in campo tra Italia ed Europa.
Weah, come detto, rientra tra le opzioni per la sostituzione del serbo che, tra l’altro, lasciò il posto allo statunitense all’intervallo della sfida contro il Napoli dello scorso 21 settembre.
Per Weah, dunque, non si tratterebbe di una prima volta al centro del reparto avanzato bianconero.
IL MOMENTO MAGICO DI WEAH
Weah ha già migliorato lo score realizzativo della passata stagione, quando andò a segno una volta sola (in Coppa Italia) senza mai esultare in campionato: sono già 4, infatti, i goal all’attivo in questa Serie A.
Tre di questi nelle ultime quattro uscite, in cui Weah si è rivelato l’uomo in più di Thiago Motta.
GARA DA ‘9’ IN NOME DEL PADRE
Qualora venisse scelto per guidare l’attacco della Juventus al ‘Giuseppe Meazza’, Timothy Weah si ritroverebbe a disputare una partita nel ruolo che fu di papà George.
L’ex attaccante indossò la maglia del Milan tra il 1995 ed il 2000, periodo in cui vinse 2 Scudetti oltre a titoli individuali: tra cui il Pallone d’Oro.
Una coincidenza particolare, all’interno di una stagione che per Weah Junior si sta rivelando quella della consacrazione: buon per la Juventus e per il caro George che farà il tifo per il figlio e per la Vecchia Signora.
Senza, ovviamente, voltarsi indietro verso quel passato rossonero ricco di soddisfazioni.