Thiago Motta: “City? Daremo il massimo”. Yildiz: “Posso migliorare”

Alla vigilia del match di Champions League contro il Manchester City, Thiago Motta e Kenan Yildiz hanno presentato la sfida dell’Allianz.

Juventus e Manchester City si sfidano, domani sera alle ore 21:00, nella cornice dell’Allianz Stadium per la sesta gara della nuova Champions League a girone unico.

Una partita ad altissima tensione calcistica, visto che le due formazioni sono appaiate ad 8 punti in classifica.

Come di consuetudine, Thiago Motta ha presentato la super sfida nella conferenza stampa di vigilia: insieme al tecnico, Kenan Yildiz.

Di seguito, le parole del calciatore e del tecnico bianconero.

YILDIZ

Quanto stimola affrontare il Manchester City? 
“Sarà una grande partita e non vediamo l’ora di affrontare sfide di questo genere“.

Cosa non dovete fare domani?
“Ci siamo preparati per tutte le partite e non vogliamo incorrere nelle stesse difficoltà: siamo pronti per questa partita. Speriamo che il risultato di domani sia positivo“.

Quanto è importante per te la Champions League?
“Per me sarà una grande partita e voglio fare del mio meglio per la squadra: spero vada tutto bene“.

Un voto alla tua stagione?
“Le mie aspettative sono diverse. È una grande stagione, ma posso sempre migliorare. Spero di continuare così“.

La reazione contro il Bologna, dopo tanti pareggi, è un punto di partenza?
“Siamo una grande squadra e guardiamo sempre avanti. Siamo soddisfatti e vogliamo fare sempre di più“.

Dopo la doppietta di San Siro è cambiato qualcosa personalmente?
“Sicuramente, perchè segnare aumenta la fiducia in se stessi“.

Che rapporti hai con Thiago Motta?
“È un grande allenatore e sono grato di averlo come mister“.

Vuoi giocare più vicino alla porta?
“Gioco dove mi mette l’allenatore“.

Differenze tra Champions e campionato?
“La Champions è un trofeo storico: lavoriamo duramente e sono contento di essere qui. La prima volta che sentito l’inno ho avuto la pelle d’oca. Voglio fare del mio meglio per aiutare la squadra“.

THIAGO MOTTA

Che partita si aspetta? 
“È una bella opportunità per noi: affrontiamo un grande club come il Manchester City. Noi come sempre abbiamo preparato la partita e daremo il massimo. Dobbiamo crescere come squadra, andando in campo con grande concentrazione e determinati su quello che dobbiamo fare“.

Cosa ci dice sulla visita di John Elkann?
“Vi posso dire che per tutti noi è stato piacevole il fatto che sia venuto a trovarci: il resto rimane tra di noi“.

Una vittoria sarebbe importante per la qualificazione…
“Alla fine si guarda tutto, ma dobbiamo dare priorità alle cose più importanti: dobbiamo pensare alla partita e provare a rimanere compatti e giocare con intensità. Servirà tanta qualità per metterli in difficoltà“.

Sugli infortunati?
“Secondo la mia filosofia gioca chi merita. Chi è fermo da tanto tempo ha bisogno di un periodo per tornare a scendere in campo. Tengo in conto tutto per schierare la formazione migliore“.

Secondo lei il City è in crisi?
“Non posso giudicare quello che succede in casa altrui: posso solo ammirare quello che hanno fatto in passato, perchè hanno vinto tutto. Bisogna fargli i complimenti perchè hanno fatto qualcosa di straordinario“.

Ti sei ispirato a Guardiola?
“È fortissimo. Non lo dico io, ma parlano i fatti“.

C’è un aspetto dove siete indietro?
“Non ho mai messo alibi legato agli infortuni e non dirò mai questo. Ogni squadra passa il suo momento: abbiamo affrontato le situazioni nel modo giusto, lavorando ed essendo squadra. A volte siamo ci siamo riusciti altre no“.

Ci sono punti in comune tra Haaland e Vlahovic?
“Stiamo parlando di due grandi attaccanti che lavorano in due grandi squadre. Fare paragoni non è da me“.

Come sta Douglas Luiz?
“Douglas sta bene. Il suo caso va visto bene: è passato tanto tempo dalla sua ultima partita. Adesso vedremo come si comporterà in partita ed in allenamento“.

Quanto pesa questa sfida?
“Il peso no lo so, ma è una partita di Champions tra due grandi club. Noi dobbiamo dare tutto sul campo per competere con loro: il peso è relativo e conta solo il terreno di gioco“.