Fino alla fine
LE PAROLE DI DE GREGORIO
Già protagonista nella squadra di Thiago Motta, il giocatore cresciuto nelle giovanili dell’Inter si è preso la porta della vecchia signora e non sta facendo affatto rimpiangere l’eredità lasciata da Szczęsny.
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RedazioneLE PAROLE DI DE GREGORIO
Di Lucia Giordano
Michele Di Gregorio, portiere arrivato alla Juventusin estate, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sportitalia nel corso della quale ha trattato vari argomenti, primo tra tutti la sua nuova vita in bianconero e come essa sia cambiata quest’estate dopo il passaggio dal Monza.
Già protagonista nella squadra di Thiago Motta, il giocatore cresciuto nelle giovanili dell’Inter si è preso la porta della vecchia signora e non sta facendo affatto rimpiangere l’eredità lasciata da Szczęsny.
Queste le sue parole:
ESTATE – “Sicuramente un po’ tutto è cambiato, dalle strutture al modo di lavorare, passando per gli obiettivi e le pressioni. E’ una sfida, un’esperienza che, anche se sono passati pochi mesi, posso definire bellissima”.
JUVENTUS – “Credo che, essendo una squadra molto giovane e con tanti innesti nuovi siamo sulla strada giusta, lavoriamo in una certa maniera, seguendo quello che ci dice il mister. Ci sono tante squadre davanti in pochissimi punti, noi siamo tra quelle; penso che, per adesso, il bilancio sia positivo”.
SCUDETTO – “In verità non ne parliamo mai nello spogliatoio. Parliamo di cercare di allenarci sempre bene, di tenere alto il livello quotidianamente, guardando partita per partita sia in A sia in Champions League. Provando a fare sempre la migliore prestazione possibile”.
BUFFON – “Inevitabile non pensarci. Già prima di mettere piede qui al centro sportivo è la prima cosa a cui ho pensato. Storicamente sono passati portieri fortissimi. Buffon ha fatto la storia di questa squadra e di questo ruolo, sicuramente è bello e mi sprona molto”.
PARAGONE PERUZZI – “Credo che sia un paragone più a livello di caratteristiche. E un po’ magari anche estetico, non essendo troppo alti e con una fisicità importante. Mi fa molto piacere, Peruzzi è stato un portiere incredibile”.
NAZIONALE – “Sono molto felice per la prima chiamata perché come da bambini si sogna di giocare in A e in Champions, si sogna anche di vestire la maglia azzurra. La prima convocazione era un obiettivo, così come sarà un obiettivo riuscire a entrare nel gruppo e rimanerci il più a lungo possibile”.
SPOGLIATOIO – “Locatelli è il più elegante, mentre Perin è il più chiacchierone e Douglas Luiz il più riservato. Quanto a Gatti, ha i gusti musicali peggiori, mentre Vlahovic è il re degli scherzi e McKennie il più simpatico. Danilo è la figura più saggia e il mio principale punto di riferimento per i consigli”.