Fino alla fine
Juventus: il bilancio del mercato è negativo
Regina del mercato estivo, la Vecchia Signora non ha avuto le risposte sperate dai tanti nuovi acquisti, con Weah e McKennie ancora titolari.
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1 mese agoon
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RedazioneDavide Giordana
Juventus: il bilancio del mercato è negativo
Regina del mercato estivo, la Vecchia Signora non ha avuto le risposte sperate dai tanti nuovi acquisti, con Weah e McKennie ancora titolari.
Se il giorno dopo è quello in cui ci si lecca le ferite, le prossime 24 ore serviranno per fare nuove riflessioni: ed alla Juventus (lontana già 7 punti dalla capolista Napoli ed incapace di vincere 3 delle ultime 4 partite di campionato) le riflessioni sono già tantissime.
Ciò che provoca un discreto stato d’allarme è il bilancio del mercato concluso da un paio di mesi, nella quale il club bianconero è stato il Re della finestra estiva.
Le ambizioni di una rosa ritrovata non stanno andando di pari passo con i risultati in campo, fermo restando che la squadra di Thiago Motta è ancora l’unica imbattuta del campionato: ma dei tanti nuovi acquisti portati nel capoluogo piemontese da Cristiano Giuntoli, pochi stanno confermando le aspettative.
LE STELLE AI BOX
Teun Koopmeiners e Nico Gonzalez fin qui si sono visti troppo poco: non solo per colpa loro. L’olandese ha esordito solamente alla terza giornata contro la Roma, dopo essere stato acquistato in extremis dall’Atalanta: giocatore che, dopo aver offerto un rendimento altalenante, si è dovuto fermare, rimanendo ai box contro Lazio ed Inter.
Koopmeiners dovrebbe partire dalla panchina anche nel match di domani contro l’Udinese.
L’obiettivo della Juventus e di Thiago Motta è quello di averlo nelle migliori condizioni contro il Lille, nella quarta giornata di Champions League, con l’olandese che fin qui non ha mai segnato e ha offerto un solo assist vincente (in terra ligure contro il Genoa) in 8 uscite tra Serie A ed Europa.
E Nico Gonzalez? La rete contro il PSV all’esordio europeo ha illuso, forse, tutti. Poi è arrivata la trasferta di Lipsia, che ha rappresentato il capolinea stagionale per Bremer e frenato la sua crescita. Le ultime, ad oggi, non sono confortanti: il rientro in campo potrebbe avvenire nel peggiore dei casi dopo la sosta per le nazionali di fine novembre.
DOUGLAS LUIZ INDIETRO
Il simbolo di un mercato che fin qui non ha ingranato è rappresentato da Douglas Luiz, pagato 50 milioni più Barrenechea più Iling-Junior.
Tanto voluto e preteso da Thiago Motta, l’ex Aston Villa non è mai davvero capace di ambientarsi in un nuovo contesto, in un nuovo spogliatoio e con nuovi dettami tattici.
Igor Tudor aveva invitato tutti alla calma, dichiarando che “Se l’hanno preso vuol dire che è bravo, anche Platini ha faticato all’inizio, quelli forti escono sempre”.
Ma la realtà sta dicendo tutto il contrario, con il brasiliano che ha avuto più topiche che giocate da applausi: a partire dalla prestazione inguardabile di Empoli, il rigore provocato a Lipsia e quello contro il Cagliari.
Ovviamente non è da dimenticare che pure lui è infortunato e non gioca dalla sfida contro la Lazio del 19 ottobre.
E CABAL?
Un po’ folle è stata la gestione del tecnico bianconero nei confronti di Juan Cabal: ovvero colui che nell’undici scritto a tavolino a inizio settembre avrebbe dovuto occupare la casella di sinistra della difesa, ma che Motta ha ammesso di vedere più come un centrale che come un terzino. Ma la realtà è un’altra, anche dopo l’infortunio di Bremer.
La stranezza è che l’ex Hellas Verona è partito con il piede sull’acceleratore, prendendosi immediatamente una maglia da titolare, per poi sparire di colpo: 6 partite di fila in panchina dall’inizio alla fine, 6 match di fila senza disputare neppure un minuto.
Tra metà settembre e metà ottobre, con Cambiaso stabilmente piazzato a sinistra, il colombiano non ha più visto il campo.
Ma con l’ex allenatore del Bologna è così: chi sta meglio gioca, gli altri vanno in panchina e possono pure rimanerci per lungo tempo.
Un concetto che vale di partita in partita e di settimana in settimana. Basti vedere Danilo, che da ultimo nelle scelte è passato a titolare anche nel Derby d’Italia, pur con risposte non all’altezza.
CONCEIÇÃO INTOCCABILE
Il migliore dei nuovi fin qui è stato, senza ombra di dubbio, Francisco Conceição: ovvero uno che nell’undici ideale dei bianconeri (tra Nico, Koopmeiners ed Yildiz) nemmeno avrebbe dovuto esserci. L’assist per il 2-2 di Weah contro il Parma ha seguito di pochi giorni quello di San Siro sempre per lo statunitense: senza dimenticare la super notte di Lipsia.
Rimane (tra questi) Michele Di Gregorio, per lungo tempo spettatore non pagante delle partite della Juventus, prima di essere preso a pallate. L’ex Monza, oltre a confermare di essere un ottimo erede di Szczesny, si è guadagnato anche la convocazione in Nazionale.
Segnali altalenanti sono arrivati anche da Khephren Thuram, anche lui molto atteso ma frenato da qualche guaio fisico in avvio.
CONFERME STATUNITENSI
In tutto ciò, a tirare la cosiddetta carretta bianconera sono quelli che non ti aspetti. Non è di certo una sorpresa vedere Kenan Yildiz illuminare San Siro, ma lo è sicuramente vedere Timothy Weah e Weston McKennie diventare protagonisti dopo un’estate molto complicata.
Weah ha scalzato Yildiz e ha segnato 2 reti consecutive al rientro da un infortunio, mentre McKennie è passato da indesiderato ad elemento prezioso.