Fino alla fine
Andrea Cambiaso: Dalla gavetta ai vertici del calcio, il sogno bianconero che continua
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RedazioneAndrea Cambiaso: Dalla gavetta ai vertici del calcio, il sogno bianconero che continua
Di Lucia Giordano
Andrea Cambiaso, insostituibile alla Juventus per Allegri prima e Thiago Motta poi, è uno dei giocatori in rampa di lancio tra i bianconeri. Reduce da ottime prestazioni anche con la maglia della Nazionale, si è concesso a una lunga intervista al Corriere dello Sport.
Queste le sue parole.
GAVETTA – “Io e Gatti siamo dei sopravvissuti, partiti dai dilettanti e arrivati alla Juve. Mi sento fortunato ogni giorno che apro gli occhi. Ho fame, ho voglia di arrivare. Se penso alla strada fatta e a dove sono oggi mi gira la testa. Quindi preferisco continuare a correre. […] Il calcio va in una direzione ben precisa: i ruoli contano ormai solo da un punto di vista difensivo, poi nelle azioni offensive ognuno con la propria intelligenza va a trovarsi lo spazio giusto.”
JUVENTUS – “Questo club è la storia del calcio italiano, una seconda famiglia e un grandissimo punto di arrivo per la mia carriera.”
MERCATO – “Solo il fatto che io sia stato accostato a un club come il Real Madrid, mi sembra una cosa più grande di me. In qualsiasi caso, la Juve è il mio Real. Ho rinnovato fino al 2029 e vorrei rimanere il più a lungo possibile.”
SCUDETTO – “Siamo da primissimi posti e la Juve deve sempre giocare per vincere. Prima però ci sono Lazio e Stoccarda, due montagne altissime. Siamo tra le migliori.”
LAZIO – “Affrontiamo una squadra fastidiosa, con gamba ed entusiasmo, che fa paura.”
NAPOLI – “Fa impressione per la sua forza. Giocarci è stato un bel test.”
ANTICONFORMISTA – “Non condanno videogiochi e social, passatempi utili per evitare che la noia ti risucchi. Personalmente, però, preferisco giocare a golf e leggere qualche libro per rilassarmi un po’. Fare il calciatore è opprimente, a volte. A 24 anni sei dentro un frullatore, sotto stress, costretto a crescere ben oltre i tuoi ritmi naturali.”
FAGIOLI E POGBA – “Aiutare è difficile, puoi farlo con una parola giusta, ma forse non basta. Certi mostri li conosci davvero solo se li vivi.”
CALENDARIO INGOLFATO – “Io starei sempre in campo, però non è un caso che tanti di noi si facciano male così spesso.] Negli ultimi anni forse è stata tirata un po’ troppo la corda.”
FANTACALCIO – “Quest’anno mi sono rovinato per prendere Vlahovic. Farà almeno 20 gol, me lo sento. […] Ho speso il 10% del budget per prendere me stesso.”
NUOVI COMPAGNI – “Li adoro. […] Adzic è un diamante, ha 18 anni ed è appena arrivato dal Montenegro eppure sembra sia alla Juve da una vita. Kalulu è un soldato: porca miseria, non ne sbaglia una.”
THIAGO MOTTA – “L’ho ritrovato ancora più determinato: con lui non abbiamo ruoli, ma occupiamo lo spazio. […] Poi ha la “mottata” sempre in canna. E se fin qui le ha prese tutte, significa che è un visionario.”
ALLEGRI – “A Max voglio un bene dell’anima, anche Landucci mi è stato sempre vicino. […] Troppa foga mi portava fuori giri, è stato il primo a darmi due scarpe comode per andare lontano.”
IDOLI – “Sono cresciuto nel mito di Cancelo, ma non ho mai smesso di ispirarmi a quelli bravi. Oggi adoro Zinchenko, Rico Lewis e Calafiori.”
AVVERSARI PEGGIORI – “Uh, tanti. Ma se ripenso a Barcola e Doku mi ricoverano.”
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