Diavolo in me
Milan: bene il risultato, ma poco altro
Il Milan batte 3-2 lo Slovan Bratislava al termine di una gara nella quale i rossoneri hanno offerto una prova non di alto livello.
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2 settimane agoon
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Luca BoateIl Milan batte 3-2 in trasferta lo Slovan Bratislava, portandosi a 9 punti in classifica, al termine di una gara fatta da luci e ombre nella quale i rossoneri hanno offerto una prova non di alto livello.
Partiamo dalle note positive, che per la verità non sono molte. Quella di ieri sera è stata la terza vittoria consecutiva con 3 gol all’attivo. Non accadeva dai tempi di Sacchi. 3 punti che portano il Milan ampiamente nelle prime 24, ipotecando di fatto la qualificazione almeno ai playoff.
Inoltre, considerando le prossime tre sfide (Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria), la squadra di Fonseca ha buonissime chances di raccogliere il bottino pieno e, con 18 punti, dunque riuscire nell’impresa di stare addirittura nelle prime 8.
Per quanto riguarda i singoli, Pulisic si è confermato il vero trascinatore di questa squadra. Con il gol di ieri, che ha sbloccato la partita, è salito a quota 8 reti e 4 assist in 15 presenze stagionali. Un bel bottino, considerando che siamo solo a fine novembre.
Altre indicazioni positive sono arrivate da Tammy Abraham, autore di un gol e un assist, e soprattutto da Rafael Leao che, entrando nel secondo tempo al posto di un deludente Okafor, ha segnato la rete che ha riportato il Milan in vantaggio.
Le buone notizie finiscono qui. Il Milan è riuscito a faticare contro una squadra, lo Slovan Bratislava, che prima di ieri era all’ultimo posto della classifica generale con 0 punti, 2 gol fatti e ben 15 subiti.
Si è visto qualcosa di buono a livello offensivo, anche se le occasioni sono state fin troppo poche visto l’avversario, ma si sono anche viste delle voragini inaccettabili in fase difensiva. La sensazione è che il Milan per produrre tanto in attacco debba concedere ancora di più in difesa.
Fonseca si è detto soddisfatto e continua a parlare di scudetto, ma la verità è che se non ci sarà una netta inversione di marcia, i rossoneri sono destinati ad una stagione di alti e bassi che, non solo non basterà per lottare per il titolo, ma anche la zona Champions sarà molto complicata da raggiungere.