Quando il calcio entra nel dizionario

Quando un termine diventa d’uso comune entra di diritto nel dizionario della lingua italiana: sempre più spesso ormai il calcio crea neologismi che arricchiscono il nostro lessico…
1) Tiraggiro
Nel calcio, il tiro a giro, fatto colpendo il pallone in modo da imprimergli un forte effetto a rientrare.
2) Tottilatria
Un capitano, c’è solo un capitano. Così cantano i seguaci di Francesco Totti, mentre avanzano in corteo. Molti trovano rassicurazione stringendo in mano il simbolo sacro nel quale si riconoscono: il cucchiaio. Il suffisso “-latrìa” deriva dal greco “latréia” (servitù, culto) ed è spesso usato come secondo elemento in parole composte, per indicare adorazione pressoché religiosa. Nel caso di neologismi come “tottilatria”, ovviamente, l’uso del termine è iperbolico.
3) Sarrismo
La concezione del gioco del calcio propugnata dall’allenatore Maurizio Sarri, fondata sulla velocità e la propensione offensiva; anche, il modo diretto e poco diplomatico di parlare e di comportarsi che sarebbe tipico di Sarri.
4) Cassanata
Gesto, comportamento, trovata, tipici del calciatore Antonio Cassano.
5) In zona Cesarini
All’ultimo momento, detto in genere di qualcosa che interviene provvidenzialmente a salvare una situazione. Il detto allude al goal decisivo segnato all’ultimo minuto di gioco dal calciatore italo-argentino Renato Cesarini, che così nel 1931 fece vincere alla Juventus un’importante partita contro l’Ungheria.