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5 segreti del Jefe Mascherano

Leader dentro e fuori dal campo, i compagni lo seguivano come i soldati fanno col loro generale!

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5 segreti del Jefe Mascherano

Lo chiamavano El Jefecito (il piccolo capo) per sottilenarne il carisma e la dedizione al comando, il tutto a dispetto di una statura tutt’altro che mastodontica.

Eppure Javier Mascherano era uno che in campo si faceva sentire, eccome: nei suoi quasi 20 anni di carriera ha vinto praticamente ovunque, e sempre e comunque da protagonista.

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Ex compagni, avversari e tifosi si sono rammaricati quando ha scelto di lasciare per sempre il molto del calcio a 36 anni, dopo 22 trofei e l’ultima parentesi a casa, con la maglia dell’Estudiantes…

5 curiosità su Mascherano 

QUELLA CORSA IN TAXI


Una volta, nel 2012, arrivati in Argentina per giocare con la Nazionale, Messi e Mascherano decisero di prendere un taxi in aeroporto per raggiungere il raduno con i compagni.

Il tassista, una volta riconosciuti i due campioni, chiese subito una foto ad uno dei due: a Messi, penserete voi.

Nossignore: a Mascherano. Già, a Messi chiese invece di scattare la foto con il suo idolo di sempre: El Jefecito

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CON L’ARGENTINA ZERO TROFEI


Incredibile la storia di questa generazione di calciatori argentini: Mascherano ha lasciato la Seleccion nel 2018 dopo 147 presenze e…zero trofei!

Almeno a livello di Nazionale maggiore, Mascherano ha infatti perso tutte le finali (ben 5) giocate con la maglia albiceleste: 4 volte in Copa America (2004, 2007, 2015, 2016) e una in Coppa del Mondo (2010).

Un record praticamente incredibile, a cui fanno da (magra) consolazione le due Olimpiadi conquistate nel 2004 e nel 2008 (quest’ultima da fuori quota).


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IL NO ALLA JUVE


Estate del 2007: dopo gli anni in Brasile con la maglia del Corinthians insieme all’amico Cariltos Tevez, per Mascherano si schiudono le porte dell’Europa.

Tanti i club europei disposti ad ingaggiarlo: la spunta il West Ham, dove però l’argentino resterà soltanto pochi mesi.

A gennaio eccolo di nuovo sul mercato: la Juve trova l’accordo con il club inglese, ma è proprio Mascherano a fermare tutto, decidendo di rimanere in Inghilterra, questa volta con la maglia del Liverpool.

Così Mascherano, anni dopo, ha spiegato il suo no alla Juventus: “Mi ero già incontrato con la Juventus, poi Benitez venne a casa e finì per convincermi: così andai al Liverpool”

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DIFENSORE CENTRALE…PER CASO!


In origine centrocampista, Mascherano si reinventò ad un certo punto della carriera difensore centrale.

Accadde a Barcellona quando Guardiola spesso e volentieri gli preferiva Busquets: poi, un giorno, il Capitano Puyol si infortunò e il tecnico catalano ebbe l’intuizione di arretrare El Jefecito al centro della difesa, ruolo che avrebbe interpretato alla perfezione negli anni successivi.

IL MESSAGGIO DI MESSI


Tanti i colleghi che hanno voluto salutare l’addio al calcio di Mascherano, tributando così un compagno di mille battaglie. Su tutti Leo Messi che, via social, ha voluto omaggiare così il suo connazionale:

E cosa dire di Masche? Tanti anni insieme, vedendoci ogni giorno e condividendo tanto…

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Abbiamo vissuto momenti molto felici e anche alcuni duri in campo, sia in Argentina che a Barcellona.

Ci manchi da quando te ne sei andato. Auguro sempre tutto il meglio a te e alla tua famiglia!

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