20 giugno 1979, il San Paolo di Napoli ospita la finale di Coppa Italia tra Juventus e Palermo. I rosanero, guidati in panchina da Fernando Veneranda, sono giunti all'atto conclusivo della manifestazione dopo aver eliminato Lazio e Napoli e hanno a portata di mano l'occasione per conquistare il loro primo trofeo nazionale ed entrare nella storia.
Di fronte, la Juve del Trap, imbottita di campioni del calibro di Zoff, Causio e Bettega, tanto per citarne alcuni, a caccia della sesta affermazione in coppa. Il sogno degli isolani sembra poter divenire realtà quando Chimenti porta in vantaggio i suoi dopo appena un minuto di gioco, ma la reazione dei bianconeri è veemente e costringe il Palermo a rintanarsi nella propria metà campo per tutto il primo tempo.
Il copione non cambia nella ripresa, con la Juve in costante proiezione offensiva e la retroguardia siciliana che respinge come può gli attacchi di Bettega e compagni. A 7' dalla fine però, l'estremo difensore palermitano, Frison, deve arredersi a Brio, che appoggia in rete di destro a porta vuota un pallone proveniente dalla sinistra.
I 90 minuti regolari non bastano a decretare un vincitore, si va ai supplementari. Al 117', la doccia fredda per i rosanero, che vedono svanire il sogno di alzare al cielo la loro prima Coppa Italia, per colpa di Causio, abile ad arpionare in area un pallone servitogli di testa da Boninsegna e a girarlo in porta alle spalle dell'incolpevole Frison.
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