Amarcord
Quella volta che… Zico beffò il Professor Scoglio
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4 anni agoon
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RedazioneSe Platini era semplicemente francese in tutto ciò che faceva, dentro e fuori dal campo, semplicemente brasiliano, una sorta di Carmen Miranda prestata al calcio, era Zico, che di Platini ha rappresentato la nemesi, mentre un altro duello, in quei meravigliosi anni ’80, andava in scena nel mondo della musica, quello tra Duran Duran e Spandau Ballet.
Se non esisteva antidoto alle punizioni di Platini, a quelle di Zico era altrettanto inutile provare ad opporsi, nove su 10 finivano nel sette. Ci provò il Professor Scoglio, che alla vigilia di un Genoa-Udinese di 32 anni fa, esclamò eureka! come Archimede e annunciò al mondo d’aver trovato il modo di disinnescare le mine del Galinho: “Basta far saltare la barriera al momento giusto“.
E la barriera saltò, ma Zico calciò rasoterra e il pallone non trovò ostacoli nel suo viaggio verso l’angolino. Goool! Inevitabile. Se è vero che, come insegna Esopo, nessuno sfugge al proprio destino, le punizioni di Zico sono un destino al quale i portieri avversari non possono sottrarsi. Come le sentenze della Cassazione, le punizioni di Zico sono inappellabili.
Lo sapeva bene Sandro Ciotti, che una volta, ai tempi preistorici di “Tutto il calcio minuto per minuto”, chiese la linea da Catania per informare “gli amici ascoltatori” che Zico stava per battere un calcio di punizione. Chiese la linea già sicuro che il pallone sarebbe finito dove finiva sempre. Dove i pali della porta s’incontrano, lì dov’è impossibile arrivare.
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